La Cassazione: Melania Rea uccisa in un impeto d'ira

La Cassazione: Melania Rea uccisa in un impeto d'ira
Martedì 24 Febbraio 2015, 13:42 - Ultimo agg. 15:53
1 Minuto di Lettura
ROMA, 24 FEB - Salvatore Parolisi ha ucciso la moglie Melania Rea, a Civitella del Tronto il 18 aprile 2011, durante una «esplosione di ira» nata in un litigio «tra i due coniugi» e dovuta alla «conclamata infedeltà coniugale» dell'uomo. Lo scrive la Cassazione nelle motivazioni depositate oggi della condanna di Parolisi.



Secondo i supremi giudici, l'uccisione di Melania è avvenuta «in termini di 'occasionalità' (dolo d'impeto, non essendo stata mai ipotizzata la premeditazione) dovuta ad una esplosione di ira ricollegabile ad un litigio tra i due coniugi, le cui ragioni fondanti si apprezzano nella conclamata infedeltà coniugale del Parolisi». Il verdetto è stato esteso dall'ex pm Anticamorra Raffaello Magi della Prima sezione penale della Suprema Corte.