A Napoli pasticcio welfare
un solo dirigente due pareri diversi

A Napoli pasticcio welfare un solo dirigente due pareri diversi
di Luigi Roano
Venerdì 21 Ottobre 2016, 16:32
3 Minuti di Lettura
Una spina nel fianco sotto il profilo finanziario (non c'è copertura), tecnico, e anche burocratico. La delibera per la fusione di Napoli sociale con Napoli servizi - con il trasferimento di 364 dipendenti che dovranno fornire tra le altre cos il servizio di accompagnamento agli studenti disabili - è una polveriera che potrebbe esplodere lunedì in Consiglio comunale. Si diceva del tema burocratico, ebbene la vicenda è kafkiana, il dirigente del Comune Raffaele Mucciariello in qualità di Direttore dei servizi finanziari e di dirigente a interim del servizio partecipazioni, esprime parere favorevole alla delibera; in qualità di Ragioniere generale dell'ente esprime parere non favorevole.
Nessuno ci crede? Andiamo alla pagina 11 della delibera numero 556 del 23 settembre e vediamo cosa scrive Mucciariello: «Questo servizio evidenzia come la suddetta proposta sia coerente con il processo di efficienza ed economicità a cui deve tendere l'azienda o la società partecipata non quotata, secondo parametri qualitativi e quantitativi. Di ciò vi è piena evidenza considerando che, dati i livelli massimi di servizio allo stato erogabili e richiesti alla Napoli Servizi, gli stanziamenti di bilancio sulla commessa risultano a regime notevolmente diminuiti». Addirittura Mucciariello ipotizza che, con la fusione e l'affidamento in house del servizio di welfare, la Napoli Servizi vada a guadagnare.

Sempre lui, Mucciariello, in qualità di ragioniere, alla pagina 14, è di ben altro avviso: «Con riguardo a possibili riverberi sugli squilibri patrimoniali - scrive - occorre rilevare che, pur in presenza del documento predisposto da Napoli servizi, esso non integra un vero e proprio piano industriale che evidenzi miglioramento degli obiettivi strategici aziendali. Assenza per altro sottolineata già in occasione delle deliberazioni del Consiglio comunale, dai Revisori dei Conti e dal vicesegretario generale. Alla luce di quanto esposto, si esprime parere non favorevole».
Quale Mucciariello ha ragione o torto? I dirigenti dovrebbero dettare la bussola ai politici - sotto il profilo tecnico - nell'approvazione degli atti, per non indurli a commettere errori. In questo caso è davvero difficile capire dove sta la verità. A rendere la situazione ancora più kafkiana c'è il parere negativo dei Revisori dei conti alla delibera, mentre c'è quello positivo della dirigente Giulietta Chieffo, numero uno della direzione centrale del Welfare.

Non bastasse la confusione burocratica, anche il manager della Napoli Servizi, Mimmo Allocca, al centro già di innumerevoli scontri con il Comune e con i dipendenti della società, ci mette del suo. Relativamente al costo del trasporto degli studenti disabili, ritiene che il servizio costi poco meno di 5 milioni, che vengono prelevati dalla Napoli Sociale, dalla quale incorpora 314 anzicché 364 dipendenti. Ne mancano una cinquantina - e chissà perché - sono autisti, malgrado si tratti proprio del servizio che il Comune non riesce a erogare ai disabili, vale a dire l'accompagnamento a scuola, motivo per il quale è stata fatta la fusione. Curiosamente alla voce trasporti Allocca invece di mettere a stipendio i 78 autisti di Napoli sociale ne mette solo 22 - ritenuti sufficienti - ma con il costo originario, come se fossero 78. E non si capisce la differenza, almeno un paio di milioni, dove vada a finire.
Si tratterà di certo di un errore tecnico, altrimenti verrebbe fuori che ai disabili vengono sottratti fondi a loro destinati nella migrazione del servizio da una società all'altra. Un gioco delle tre carte vecchia maniera, da magliari, non degno del terzo Comune d'Italia. Allocca, sempre in maniera curiosa, si premura di precisare nella sua relazione tecnica che «il costo del lavoro per gli anni 2017-18 contempla l'erogazione ai dipendenti ex Napoli sociale dell'eventuale premio di produttività, calcolato sulla base degli accordi sindacali vigenti». Ribadiamo, magari si tratterà di un errore tecnico, al momento si configurerebbe uno storno di fondi destinati ai disabili da utilizzare per altri scopi. «Non ci sono problematiche di copertura finanziaria, non ci sono problematiche in generale ed è tutto legale» rassicura l'assessore alle Finanze Salvatore Palma.