Patenti, caos per gli esami di guida
13mila candidati in lista d'attesa

Patenti, caos per gli esami di guida 13mila candidati in lista d'attesa
di Davide Cerbone
Giovedì 2 Febbraio 2017, 00:00 - Ultimo agg. 20:19
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Se davvero si mettessero in fila fuori agli uffici della Motorizzazione, quelle auto che, chissà per quanto ancora, non possono guidare resterebbero fatalmente intrappolate. Fortuna che, almeno per ora, i 13mila aspiranti automobilisti di Napoli e provincia se ne stanno a casa ad attendere il proprio turno. O meglio: il proprio destino. Perché quell’attesa potrebbe durare anche mesi. «A Napoli e provincia sono ben 13mila i candidati in lista d’attesa per l’esame di guida», denuncia Pino Russo, coordinatore regionale della Confarca, una delle due confederazioni che rappresenta le autoscuole.


Il video di Ilenia de Rosa



Alla base della paralisi, lo stato di agitazione del personale esaminatore della Motorizzazione Civile, commissariata nell’agosto del 2015, che ha sospeso per un mese e mezzo le missioni esterne nelle autoscuole (i cosiddetti esami in sede), ma anche un organico da tempo ridotto all’osso. «Gli operatori - spiega Russo - tra il mese di novembre e quello di dicembre si sono rifiutati di effettuare gli esami in orario straordinario, provocando la paralisi dell’attività». Così, oltre alle auto, restano parcheggiati pure i potenziali piloti. Tutto sarebbe nato dalla sospensione di un esaminatore, che è stato accusato di aver effettuato esami di durata non conforme al regolamento. Una superficialità che, a quanto riferiscono alcuni suoi colleghi, poteva costargli il licenziamento.

L’occasione per le organizzazioni sindacali è stata propizia per promuovere una rivendicazione più generale sulla durata degli esami, considerata eccessiva. Alla fine un accordo è stato trovato sulla base di una riduzione dell’orario degli esami esterni, ma gli effetti collaterali si sono scaricati sugli utenti: al già pesante arretrato accumulato tra i mesi di novembre e di dicembre, si è sommato infatti un rallentamento delle operazioni. «Gli esami che ci stanno assegnando dopo la ripresa delle attività non bastano a recuperare né l’arretrato né il corrente. Mediamente, adesso ci danno una seduta al mese, mentre prima riuscivamo a farne anche due o tre. In pratica, parliamo di venti esami al mese contro i sei di oggi: di questo passo, molte pratiche scadranno e i candidati dovranno ripagare tutte le spese da zero. Il guaio è che siamo tutti nella stessa barca», riferisce sconfortato il responsabile di un’autoscuola della zona collinare, chiedendo di restare anonimo.

«Dopo aver preteso ed ottenuto la riduzione dei nastri operativi, cioè la riduzione del numero totale dei candidati nelle sedute d’esame, nel mese di gennaio 2017 gli esaminatori hanno ripreso a fare gli esami, ma purtroppo tale riduzione ha aggravato ancor di più la situazione», conferma il coordinatore regionale della Confarca. «L’Ufficio della Motorizzazione di Napoli, perennemente sotto organico, riesce a concedere mediamente a ciascuna autoscuola non più di una seduta al mese per un totale di sei allievi, a fronte di giacenze medie di trenta-quaranta candidati in attesa. Oramai - aggiunge Russo - l’arretrato è così pesante che in molti rischiano di non poter effettuare gli esami entro i sei mesi di validità della pratica.

Questo comporterà un aggravio di spese per gli utenti: in caso di scadenza, infatti, per non perdere l’esame teorico già superato bisogna provvedere al cosiddetto “riporto di teoria”, con una spesa che, tra certificati medici, fotografie, bollettini postali per imposte e diritti di Motorizzazione per il rinnovo del foglio rosa, è di poco inferiore ai trecento euro». La risposta che arriva dalla direzione degli uffici di via Argine fuga almeno quest’ultimo timore. «In quei casi, ci accolliamo la responsabilità del disguido e rinnoviamo d’ufficio le pratiche scadute. Una prassi che già è stata utilizzata a Firenze, in una circostanza analoga. Nessuno perderà l’esame di teoria già superato e nessuno dovrà spendere altri soldi», assicurano dalla Motorizzazione di Napoli.

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