Napoli, a Nisida gommone contro pilotina travolta una donna: è grave

Napoli, a Nisida gommone contro pilotina travolta una donna: è grave
Mercoledì 12 Agosto 2009, 00:25 - Ultimo agg. 17 Marzo, 17:02
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NAPOLI (12 agosto) - Ennesimo, tragico incidente a mare, nel tardo pomeriggio di ieri. Un gommone di dieci metri ha investito una pilotina nelle acque antistanti Nisida, poco distante da Porto Paone. Una donna che era col marito sulla piccola imbarcazione - sei metri e mezzo di lunghezza - in imminente pericolo di vita, ricoverata in rianimazione presso l’ospedale Fatebenefratelli dove in nottata i sanitari le hanno asportato la milza, un polmone e lo stomaco.



Nel violento impatto la donna - Patrizia Cerbella, 47 anni, residente in via Petrarca - ha riportato lesioni gravissime in molte parti del corpo, nonché un forte trauma cranico e frattura delle costole e degli arti superiori.



L’incidente, come detto, si è verificato nel primo pomeriggio di ieri, poco dopo le 15. Al comando del gommone - che monta due motori da 225 cavalli e «vola» a cinquanta nodi - un giovane sulla ventina che, con gli amici, aveva noleggiato a Mergellina il charter. Di sicuro la velocità era elevatissima: l’imbarcazione, che pare fosse ferma, è stata presa in pieno su una fiancata. L’uomo è riuscito a tuffarsi in acqua in tempo. La moglie no: colpita in pieno, è rimasta tramortita sotto gli occhi terrorizzati del marito.



Aiutato dallo stesso conducente del gommone, il marito ha subito prestato soccorso alla donna che è stata caricata sul natante e portata di corsa a Mergellina, da dove è stata poi accompagnata con un’auto messa a disposizione dai lavoratori del molo all’ospedale più vicino, il Fatebenefratelli di via Manzoni. Lì, arrivata verso le 16, la donna è entrata camminando sui suoi piedi. Poi è crollata. Le sue condizioni sono apparse subito disperate: intubata, la 47enne è stata operata per l’asportazione della milza, del polmone e lo stomaco. Durante l’intervento sono state necessarie otto sacche di sangue. In tarda serata, mentre il marito e i familiari attendevano notizie con trepidazione, nella camera della donna è entrato un frate francescano. «Abbiamo fede», l’unico commento del marito sotto choc.



La capitaneria di porto, col comandante Francesco Cammarota, ha disposto subito l’immediato sequestro delle due imbarcazioni coinvolte nel drammatico incidente. Entrambe, adesso, sono ormeggiate a Mergellina a disposizione dell’autorità giudiziaria.



Nel tragico impatto il gommone ha riportato soltanto dei graffi a prua, mentre la pilotina è rimasta seriamente danneggiata. Ora i periti dovranno chiarire la dinamica esatta dell’incidente. Da indiscrezioni sembrerebbe che al gommone si sarebbe bloccato la leva dell’acceleratore. Ma questa versione, fornita dal giovane nell’immediatezza dell’incidente, deve ancora essere confermata.



Questa mattina, comunque, il conducente del gommone verrà ascoltato in Capitaneria di porto e fornirà agli investigatori la sua versione dei fatti. Ieri sera era ancora sotto choc e non era in condizioni di rispondere alle domande degli investigatori. Per lui si profila un’accusa di lesioni colpose ed altri reati minori.



L’incidente di ieri segue di pochi giorni altri drammatici scontri nelle nostre acque. A Massa Lubrense e a Capri due incidenti mortali hanno funestato il nostro mare. Ieri, l’ennesimo impatto. Il magistrato di turno ha dato incarico alla Capitaneria di seguire la questione amministrativa dell’inchiesta. Il gommone, come detto, è un charter preso a noleggio da un imprenditore di Mergellina. Davanti alla rianimazione dell’ospedale Fatebenefratelli si è radunata in serata una folla di amici e parenti della donna ferita sulla cui prognosi, come detto, i sanitari non si sono pronunciati.

(ha collaborato Viviana Lanza)