Pennette alla Re Ferdinando e doni
Il pranzo per i poveri è una festa

Pennette alla Re Ferdinando e doni Il pranzo per i poveri è una festa
di Maria Elefante
Sabato 24 Dicembre 2016, 17:52 - Ultimo agg. 25 Dicembre, 10:23
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Napoli - "Comm' 'è bell Natale a sera d'a vigilia è tutta n’allegria pa' nascita e Gesù". Le tavole erano imbandite e il presepe, uno speciale, quello più piccolo del mondo, era a pochi metri. La poesia dell’anonimo napoletano rimanda al calore domestico. Quello che anche quest’anno è stato ricreato sotto le arcate della Galleria Principe a Napoli per il tradizionale pranzo dei poveri giunto alla 21esima edizione, organizzato dall'Associazione Amici della Galleria guidata da Stefano Cimaglia.

Niente piatti di plastica o tovaglie di carta. Sui lunghi tavoli imperiali c’erano porcellane e cristalli con posate luccicanti. Pennette alla Re Ferdinando, zappetta di seppia e gamberi con patate e datterini, rollè di vitello, patate al forno e broccoli di natale, sono stati preparati dalle cuoche volontarie che hanno voluto donare il loro tempo e la loro bravura in cucina a chi è meno fortunato. E non sono state le sole.  Nel menù tipicamente natalizio anche pomodori e mozzarella di bufala Campana D.O.P., offerta dal Consorzio di Tutela. E poi i dolciumi: raffioli a cassata, arance di Sicilia, panettone e spumante. E durante il pranzo si sono esibiti il Coro degli Arabbas e l’Associazione Culturale Social Music & Fun, che hanno tenuto compagnia con il loro repertorio musicale gli ospiti.



 

 

E proprio la solidarietà dei volontari quest’anno ha permesso di realizzare il pranzo di Natale per i poveri, è stato fondamentale, infatti, l’aiuto economico di Acqua Campania spa, che si è offerta di sostenere la parte operativa e il catering del pranzo e quello della Banca di Credito Popolare che ha aiutato l’associazione a preparare mille pacchi dono per i poveri che contenevano panettoni, coperte, dolciumi pasta, pelati, legumi, latte, cioccolata, shampoo e bagnoschiuma. E tra gli aiuti anche quelli giunti dagli imprenditori napoletani; Gambrinus di Antonio Sergio e Massimiliano Rosati, Gino Sorbillo, la 14°Poerio Travel, la Liberty Lines, l’A.N.C.C.I. Gruppo Alcott-Gutteridge della famiglia Colella Sorrentino, Ansaldo Trasporti, Viva Service per il Gruppo Parmalat, Acqua Lete, Pio Barone, il Consorzio Confini e gli scout con C.N.G.E.I.


 

Presenti il sindaco di Napoli Luigi De Magistris, l'assessore Alessandra Clemente, il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli, il Presidente della II Municipalità Francesco Chirico, Gianni e Loredana Simioli. “Natale è per tutti, questo pranzo da un segnale importante perché unisce il mondo delle associazioni insieme al comune, al mondo dell’impresa sensibile - ha spiegato il sindaco Luigi de Magistris - L’obiettivo è eliminare le distanze sociali e questa è una città solidale che vuole provare ad attuare anche senza risorse economiche la giustizia sociale ed economica. Ma c’è ancora tanto da fare per i poveri e per i deboli”.

L'Associazione, che tutto l’anno opera nel sociale con interventi mirati e nel completo anonimato, grazie ad un nutrito gruppo di amici, ha offerto ancora una volta una giornata diversa alle persone che abitualmente frequentano una delle tante mense pubbliche della città. L'iniziativa cominciò, quasi in sordina, da parte di alcuni commercianti di Via Pessina, che, con il loro contributo, permisero la distribuzione di una quarantina di pasti ai senza tetto che stazionavano nella Galleria di Via Pessina, acquistati in una rosticceria di Montesanto, fino ad arrivare, anno dopo anno, a preparare circa 1000 pasti caldi. Da allora sono passati 21 anni.

 

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