Castellammare. Si pente Cavaliere, killer del consigliere comunale Tommasino

Renato Cavaliere
Renato Cavaliere
di Dario Sautto
Mercoledì 20 Maggio 2015, 08:32 - Ultimo agg. 16:17
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Ha avviato la procedura per il pentimento Renato Cavaliere, killer del clan D'Alessandro già condannato per l'uccisione del consigliere comunale di Castellammare Luigi Tommasino. A una svolta l’inchiesta sull'efferato omicidio di camorra di sei anni fa, era il pomeriggio del 3 febbraio 2009. A poche settimane dall'approdo in Cassazione (udienza fissata a inizio giugno), per quell’omicidio eccellente sono già arrivate le condanne dell'intero commando, ma continuano a restare oscuri i mandanti e il movente.







Dopo il pentimento di Salvatore e Francesco Belviso e di Raffaele Polito, da alcuni giorni sono cominciati i colloqui preliminari per Renato Cavaliere, 45 anni, che ha manifestato l'intenzione di collaborare con l'Antimafia. Era il 19 settembre scorso quando Cavaliere – in videoconferenza dal carcere di Rebibbia, dove è detenuto al regime del 41bis – decise di tagliarsi le vene, estremo gesto compiuto durante il processo per un altro omicidio di camorra avvenuto a Castellammare, quello di Aldo Vuolo (23 marzo 2009). Da allora, lui che è stato condannato all'ergastolo per l'omicidio Tommasino (sentenza confermata anche in Appello) ha maturato la decisione di collaborare e solo da alcuni giorni ha chiesto all'Antimafia di poter raccontare quello che sa sul clan del quartiere Scanzano. Il primo atto ufficiale è stato rappresentato dalla revoca dell'incarico al suo storico legale, l'avvocato Renato D'Antuono. L'interesse principale degli inquirenti, naturalmente, è concentrato sull'omicidio Tommasino. E soprattutto ci sono ancora troppe ombre sul movente che avrebbe spinto il clan D'Alessandro a emettere la sentenza di morte.



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