Stefano Federico, poliglotta, amante delle culture orientali, receptionist dell'hotel Vesuvio di Napoli, stava percorrendo a passo svelto un'area interdetta del porto per dirigersi al molo di attracco dei traghetti per Capri quando fu bloccato e fermato dagli addetti alla security di una ditta privata.
Ne nacque una colluttazione e il giovane morì poco dopo a seguito del pestaggio. Inizialmente il caso sembrava destinato a chiudersi come una morte naturale ma i risultati dell'autopsia, le indagini della polizia e la ferma volontà dei genitori e dei fratelli di Stefano portarono a scoprire poco alla volta la verità. La Cassazione ha confermato le stesse condanne che erano state già inflitte sia in primo grado che in appello per Marco Gargiulo, 38 anni, Carlo Berriola, 46 anni, Armando D'Avino, 35 anni, e Vitale Minopoli, 48 anni, per i quali ora si aprono le porte del carcere.