Piano di Sorrento, uccise il fratello e lo sciolse nell'acido: il pm chiede venti anni

Piano di Sorrento, uccise il fratello e lo sciolse nell'acido: il pm chiede venti anni
di Ciriaco M. Viggiano
Mercoledì 22 Febbraio 2017, 09:14
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PIANO DI SORRENTO. Salvatore Amuro non premeditò l’omicidio del fratello Franco, ucciso a colpi di vanga e poi sciolto nell’acido a dicembre 2015. Per la Procura di Torre Annunziata, comunque, il 53enne reo confesso merita vent’anni di carcere. Ecco la pena chiesta dal pm Antonella Lauri durante l’udienza di ieri mattina. Il giudice Maria Concetta Criscuolo ha rigettato la richiesta di integrazioni probatorie avanzata da Susanna Denaro, avvocato di Amuro. La penalista sorrentina voleva che il 53enne venisse giudicato dopo una serie di ulteriori accertamenti, a cominciare da una perizia diabetologica. Il motivo? Amuro è affetto da diabete e, quindi, avrebbe potuto uccidere il fratello in un momento in cui la sua mente era offuscata da un calo glicemico. Il giudice, però, ha respinto l’istanza aprendo il rito abbreviato. Così, durante la requisitoria, il pm ha invocato per Amuro la condanna a vent’anni di reclusione per omicidio volontario aggravato, occultamento e soppressione di cadavere.

In compenso la Procura ha escluso che il delitto fosse premeditato, come dimostrato dal fatto che l’omicida acquistò l’acido solo dopo aver ucciso il fratello. Ora si attende l’arringa difensiva dell’avvocato Denaro che, il prossimo 6 marzo, evidenzierà come Salvatore Amuro non intendesse uccidere il fratello, ma solo dargli una lezione. Nella stessa udienza l’imputato, da più di un anno in carcere a Poggioreale, renderà dichiarazioni davanti ai giudici. Dopodiché toccherà al Tribunale mettere fine a una vicenda che ha profondamente scosso la costiera.
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