Piazza del Plebiscito, due ragazzini
napoletani aggrediti: è giallo

Piazza del Plebiscito, due ragazzini napoletani aggrediti: è giallo
di ​Giuseppe Crimaldi
Martedì 29 Novembre 2016, 08:59
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Circondati, aggrediti e pestati senza un perché. Non c'è un motivo dietro la furia assalitrice che domenica sera intorno alle 19,30 ha trasformato piazza del Plebiscito in un'arena di follia e sangue. Nulla, se non un gesto di gratuita quanto assurda violenza: a subirla sono stati due ragazzini di 15 e 16 anni, a scatenarla un branco di loro coetanei. Il tutto è avvenuto a due passi dalla Prefettura e sotto lo sguardo di decine di passanti terrorizzati. Vedi alla voce: baby gang. Tornano a far parlare di loro i bulletti che escono di casa nel fine settimana con il solo scopo di prendersela con il più debole di turno. Passione vigliacca unita a un livello di sottocultura che mette i brividi. Ciò che è successo l'altroieri sera è l'ennesima replica di scene e fatti purtroppo già visti e raccontati.

Con tanto di analisi sociologiche e commenti che lasciano il tempo che trovano. Perché - ed è questo il vero dramma - se siamo costretti a descrivere lo stesso, identico scenario, allora vuol dire che qualcosa tra il momento della prevenzione e quello della repressione non funziona davvero. Ricostruiamo allora i fatti. È una bella serata che induce a uscire di casa per una passeggiata. Non è notte fonda, ma l'orario di punta serale della domenica. La piazza brulica di napoletani e anche di tanti turisti. Due adolescenti, entrambi residenti in via Campegna (Cavalleggeri d'Aosta), passeggiano tranquilli tagliando in largo piazza del Plebiscito. I due amici sono bravi ragazzi come tanti, figli di persone perbene, e non hanno mai avuto problemi di sorta con la legge. Non immaginano nemmeno, vedendoli spuntare all'orizzonte, che quei dieci-quindici coetanei infuriati corrono verso di loro con uno scopo già predeterminato.

Per picchiarli. Una furia selvaggia, racconteranno poi alcuni testimoni: la banda di minorenni circonda i due giovanissimi e - senza alcun motivo - inizia a colpirli senza pietà. Nel branco c'è anche qualche ragazzina che si diverte a scattare foto e a fare un video con il cellulare di ultima generazione. In piazza si fa il vuoto, le gente fugge pensando che si tratti di un regolamento di conti tra bande rivali, e la paura di ritrovarsi magari al centro di un duello a colpi di coltello è più forte del coraggio. E poi: come si fa a fronteggiare quel muro umano di ragazzini inferociti? Le due vittime tentano una impossibile difesa, poi stramazzano al suolo cercando di coprirsi il volto.

E giù altri calci e pugni. Nessuna pietà degli aguzzini di fronte alle implorazioni di chi nemmeno sa perché tutto questo stia capitando proprio a loro. La verità è che si tratta di un'aggressione gratuita, non una provocazione o uno sguardo di troppo a una ragazzina si cela dietro il linciaggio. Solo il passaggio di una volante della Questura riesce ad evitare che il dramma si trasformi in tragedia. Gli agenti si accorgono di quello che sta succedendo e intervengono. Il branco si disperde dirigendosi verso la zona del Pallonetto di Santa Lucia e i poliziotti soccorrono i due malcapitati. Per entrambi si renderà necessario il ricovero in ospedale. Vengono curati e refertati al San Paolo: il 15enne ha riportato traumi all'emitorace e al volto ed è stato giudicato guaribile in 15 giorni, mentre il 16enne ha riportato un trauma cranico e contusioni multiple in tutto il corpo ed è stato giudicato guaribile in 25 giorni. Scattano le indagini, affidate agli uomini del commissariato San Ferdinando, guidato da Maurizio Fiorillo. Gli agenti della sezione di polizia giudiziaria hanno una consolidata esperienza del fenomeno legato alle baby gang e in passato sono riusciti a individuare i responsabili di analohi casi, a cominciare dalle risse e dai pestaggi commessi nella zona del Lungomare e della Villa Comunale. Ora bisogna dare un volto e un nome ai giovanissimi teppisti che hanno ridotto male i due poveri ragazzini di Fuorigrotta. A dare una mano agli investigatori potrebbero essere alcuni fotogrammi degli impianti di videsorveglianza che avrebbero ripreso la scena dell'aggressione e del linciaggio.
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