Piccolo imprenditore napoletano
soffocato dai debiti si impicca
Il biglietto: «Non sono un vigliacco»

Piccolo imprenditore napoletano soffocato dai debiti si impicca Il biglietto: «Non sono un vigliacco»
di Melina Chiapparino
Lunedì 27 Febbraio 2017, 21:28 - Ultimo agg. 28 Febbraio, 08:18
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«Non sono un vigliacco». Queste le ultime parole scritte in una lettera da un piccolo imprenditore napoletano, E.F. che si è impiccato all'interno del proprio garage, in via Parroco Giustino Russolillo a Pianura. Il 54enne si è stretto al collo una corda, arrampicandosi su di una piccola scaletta e a pochi centimetri da lui ha lasciato un foglio con il messaggio rivolto ai figli ed alla moglie.

Nella missiva, piena di amore per la famiglia, dove l'uomo sottolinea di amare la vita ma di non farcela più, l'imprenditore parla delle troppe 'umiliazioni' subite. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118, che non hanno potuto far altro che constatare il decesso, e le volanti della Polizia.

Voci di quartiere raccontano della situazione di difficoltà economica dell'imprenditore che aveva un negozio di articoli sportivi e di un decreto ingiuntivo che avrebbe messo in difficoltà la sua situazione finanziaria già fortemente compromessa. Nonostante i tanti sacrifici il 54enne, descritto dai vicini di casa come un grande lavoratore, sembra essere stato schiacciato dal peso dei debiti.  
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