Piantato un pino sul Vesuvio:
nasce l'associazione Primaurora

Momento della messa a dimora del pino
Momento della messa a dimora del pino
di Francesca Mari
Domenica 24 Settembre 2017, 21:17
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La mano dell'uomo distrugge, la mano dell'uomo crea. E proprio su quel Vesuvio devastato dalla mano criminale dell'uomo quest'estate, stamattina mani di volontari e di bambini hanno piantato un «primo pino» come simbolo di speranza e di rinascita.

Primo pino e "prima pietra" stamattina alle 10 sulle pinete di via Resina Nuova a Torre del Greco per la nuova associazione «Primaurora» nata per volere di volontari da sempre impegnati per difendere, tutelare e contribuire alla rinascita del Vesuvio. Alla guida dell'associazione il dottore forestale Silvano Somma che insieme ai volontari e a tanti bambini stamattina ha piantato il pino della speranza.

«Un altro passo verso la rinascita del Vesuvio - ha commentato- segno del nostro impegno, del nostro patto eterno con questa Terra per tutelarla e difenderla dai nemici in qualunque forma o aspetto essi si manifestino. Presenti, soprattutto, i bambini che sono il futuro della nostra meravigliosa Terra. I bimbi pensando al Vesuvio devono provare gioia non tristezza ed è dovere dei grandi di adesso fare in modo che ciò sia possibile. Primaurora nasce per unire tutte le forze che abbiamo a questo scopo e per collaborare con chiunque veda in questi valori non un passatempo ma un imprescindibile dovere».

Con il rito di oggi si apre l'attività dell'associazione che, con il supporto di esperti e ricercatori universitari, ha un programma ben preciso di interventi anche per la tutela della flora e della fauna del Vesuvio.  «In uno scenario apocalittico, lì dove l'uomo ha ridotto in cenere il nostro Vesuvio- ha detto Renato Picone, tra i responsabili- oggi si è piantato il primo Pino come simbolo di rinascita e di speranza. Primaurora apre con questo primo evento una serie di progetti per la tutela e la salvaguardia del Parco Nazionale del Vesuvio con l'impegno di tutti noi volontari e l'aiuto di esperti del settore per far fonte alle numerose attività necessarie per ridare vita a un ecosistema ormai sofferente».


Tra i volontari:  Fabio Barbato, Massimo Ginelli, Renato Picone, FaustoSomma, Nicola Liguoro, Salvatore Montella, Vincenzo Capasso, Vincenzo Marasco, Ciro Teodonno, Daniele Belli, Nunzia Aprea, Oana Luiza Moldovan.

 
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