Policlinico Sun, benefattrice anonima dona 300mila euro. Targa in nefrologia e visita in oncologia

Policlinico Sun, benefattrice anonima dona 300mila euro. Targa in nefrologia e visita in oncologia
Martedì 9 Febbraio 2016, 13:12 - Ultimo agg. 13:16
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L’appuntamento è alle ore 10, padiglione 17, in via Pansini. Il presidente del Consiglio regionale della Campania, Rosetta D’Amelio oggi visita due reparti di medicina della Seconda Università di Napoli: nefrologia e oncologia. 
«Ho la possibilità - sottolinea D’Amelio -  di far conoscere una bella storia di solidarietà perché in questa circostanza scoperta una targa dedicata a una benefattrice napoletana che, con la massima riservatezza e grande cuore, ha donato al Policlinico 300mila euro, permettendo così di assumere due ricercatori e condurre parte delle ricerche che si stanno svolgendo. E’ una testimonianza, tra altre, che a Napoli non c’è solo violenza, come riportano le cronache di questi giorni, ma generosità e azioni positive da cui è possibile ripartire». Ecco le attività svolte nelle strutture universitarie.


Nefrologia. Dedicata all'adulto e al bambino, è diretta dal professore ordinario Giovambattista Capasso, past-president della Società Italiana di Nefrologia. Tra le attività peculiari,  l’identificazione, la diagnosi e la terapia delle malattie genetiche e delle malattie rare nefrologiche. In questo ambito, con l’ausilio dei colleghi genetisti della Sun è stato messo appunto, mediante una particolare tecnica genetica (la Next Generation Sequencing)(NGS), un test (Nefroplast) per la diagnosi molecolare di tutte le malattie genetiche conosciute in ambito nefrologico. Ad oggi sono stati eseguiti esami NGS su oltre 100 pazienti affetti da glomerulopatie, tubulopatie, malattie cistiche e nefropatie malformative. Questo test viene offerto dall'azienda ospedaliera Sun come prestazione ambulatoriale ed viene utilizzato anche da pazienti provenienti da altre regioni, visto che è fattibile soltanto in pochi centri nefrologici italiani. Tra le patologie diagnosticabili particolarmente importante è il rene policistico che rappresenta una delle cause principali di progressione verso la uremia terminale ossia verso la dialisi. Si attuano inoltre percorsi terapeutici innovativi, in particolare con l'apertura di un turno dialitico notturno che permette di poter dializzare i pazienti per otto ore tre volte alla settimana invece delle normali quattro ore, un approccio che si traduce in un migliore controllo della pressione arteriosa, del bilancio calcio-fosforo e quindi in una riduzione delle complicanze cardiovascolari. La dialisi notturna  viene eseguita dalle 22 alle 6 del mattino, e permette ai pazienti (soprattutto giovani) di poter essere sempre liberi durante il giorno. Inoltre si effettua il trattamento mediante Dialisi peritoneale (DP) dei pazienti cardiopatici con ritenzione idrica.

I pazienti cardiopatici, in fase avanzata, spesso sviluppano una resistenza al trattamento con diuretici, per cui necessitano di trattamento emodialitico per allontanare l’acqua in eccesso: per loro è stato sviluppato un approccio completamente diverso che permette di poter effettuare il trattamento a domicilio, evitando il sovraffollamento delle corsie cardiologiche, garantendo una migliore qualità della vita. Il programma viene svolto sotto l’egida del Gruppo di Dialisi Peritoneale della Società Italiana di Nefrologia e rappresenta un approccio terapeutico unico per la Regione Campania ed è attuato  in collaborazione con i cardiologi e nefrologi dell’Ospedale Monaldi. Inoltre, è previsto il trattamento mediante reoferesi dei pazienti diabetici  uremici  affetti da piede diabetico. Una delle complicanze più temibili dei pazienti diabetici è infatti la patologia vascolare, che colpisce tutti gli organi, ma che comporta effetti disastrosi al livello delle estremità degli arti (piede diabetico). Questa patologia risulta ancora più invalidante in pazienti diabetici emodializzati.

Recenti dati dimostrano che è possibile trattare questi pazienti – in aggiunta alle terapie farmacologiche e chirurgiche – anche con una particolare metodica dialitica chiamata, reoferesi.  Si tratta di un trattamento innovativo usufruibile da parte di tutti i dializzati diabetici campani. C'è poi il trattamento mediante aferesi terapeutica dei pazienti affetti da ipercolesterolemia familiare resistenti a terapie farmacologiche, perché l’ipercolesterolemia familiare è una malattia rara che comporta la necessità di aggressive terapie farmacologiche per evitare complicanze sull’apparato cardiovascolare. Purtroppo molti pazienti non rispondono alle statine (farmaci per il trattamento della ipercolesterolemia), per cui il loro destino risulterebbe segnato, a meno che non si trovi un modo per normalizzare i livelli di ipercolesterolemia. Il recente utilizzo di nuovi farmaci biologici riesce solo parzialmente a risolvere il problema, mentre combinando la terapia medica con quella aferetica si ottiene un netto miglioramento dei valori colesterolemici. Di concerto con i cardiologi del Monaldi qui si propone di attuare il protocollo terapeutico, nuovo in campo regionale per porre fine a lunghi spostamenti a cui devono sottoporsi alcuni di questi pazienti che per essere trattati con reoferesi si recano nel Lazio, contribuendo al bilancio sanitario negativo della nostra Regione.

Tutti questi programmi, svolti in collaborazione con altri ospedali, hanno  portato alla nascita del primo Dipartimento Interaziendale di Nefrologia d’Italia. L'unità nefrologica, insieme a quelle del Monaldi e del Cotugno si sono consociate per mettere insieme esperienze, capacità e professionalità in modo da offrire una migliore assistenza ai pazienti nefropatici.

Oncologia. L'Unità operativa complessa di Oncologia medica e Ematologia è integrata alla Sun e diretta da professore ordinario Fortunato Ciardiello, presidente della European Society for Medical Oncology (ESMO). L' Unità operativa svolge attività di ricovero in regime ordinario, di Day Hospital terapeutici (circa 30 accessi al giorno) e attività ambulatoriali specialistiche in Oncologia Medica ed Ematologia con ambulatori integrati per la diagnosi e il trattamento delle neoplasie dell' adulto. Da poco c'è ancheuna psicologa clinica psiconcologa e psicoterapeuta, che svolge un servizio specialistico per i pazienti, di supporto psicologico alle famiglie e di formazione per il rapporto con il paziente per il personale sanitario.

Naturalmente, al Policlinico la cura si coniuga con la ricerca preclinica, traslazione e clinica, in particolare per le neoplasie del tratto gastroenterico (esofago, stomaco, pancreas, colon-retto), del polmone, della mammella, dell' ovaio, dell' apparato urogenitale. Obiettivo: sviluppo e validazione clinica di terapie innovative in queste neoplasie. Per questo, sono attualmente operativi numerosi protocolli clinici sperimentali. L' Unità Operativa è anche sede della Scuola di Specializzazione in Oncologia Medica della Sun, con un programma di formazione di 5 anni, che permette agli specializzandi di acquisire le competenze professionali non solo in sede, ma anche negli ospedali campani e nella divisione specialistica dell'Università di Valencia in Spagna.
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