Pompei, l'annuncio di Franceschini: «Presto percorsi per i disabili»

Pompei, l'annuncio di Franceschini: «Presto percorsi per i disabili»
di ​Carlo Avvisati
Giovedì 24 Dicembre 2015, 15:36
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Pompei aperta e visitabile anche per chi ha problemi di disabilità. Lo hanno annunciato il ministro per i Beni culturali Dario Franceschini e il soprintendente Massimo Osanna nel corso della conferenza di presentazione delle sei domus pompeiane di cui è stato completato il restauro. Il progetto si chiama «Pompei per tutti» e costerà tre milioni di euro a fronte dei sei milioni iniziali. L’abbattimento del cinquanta per cento del costo è stato reso possibile grazie ai ribassi in fase d’asta. Il percorso è lungo un chilometro e mezzo con inizio nell’area dell’Anfiteatro e termina in prossimità del Tempio di Venere.

Dunque, l’intera via dell’Abbondanza, ovvero l’arteria per eccellenza della Pompei antica, le sue case (eccetto alcune per problemi di logistica architettonica difficilmente superabili) e i suoi monumenti cittadini potranno essere visti da chiunque ha problemi nella deambulazione. Ancora, accanto a Via dell’Abbondanza, sono inserite nel progetto anche la Via di Mercurio, via Marina, il vicolo del Menandro, il vicoletto di Castricio.

«Un itinerario abbastanza complesso» sottolinea Francesco Sirano, l’archeologo che ha seguito il piano per conto della Soprintendenza archeologica speciale di Pompei «che dovrà essere completato e ampliato nei prossimi anni». Dunque, i diversamente abili, favoriti dall’abbattimento delle barriere architettoniche, vedranno tutti i monumenti che sono accessibili ai normodotati, le case che di norma si visitavano e le altre aperte con il «Grande progetto». L’abbattimento delle barriere architettoniche favorirà anche chi è normodotato, visto che Pompei è «un sito difficile, vasto, faticoso, con grandi dislivelli e i marciapiedi alti e spessi - riprende Sirano – e dunque abbiamo fatto si che da un lato il percorso fosse semplificato e dall’altro lo abbiamo reso il meno impattante possibile dal punto di vista architettonico».

Tra le case che saranno vistabili ci sono la Fullonica di Stefano, Giulia Felice, Octavio Quartio, Paquio Proculo, le Terme, la Basilica. Resterà fuori l’edificio del Criptorpotico perché presenta numerosi problemi di dislivello. I tratti su si lavora sono cinque. I cantieri saranno chiusi entro qualche mese perché il termine ultimo di consegna è il cinque marzo 2016 allorché dovrebbe essere completato anche il «Piano della comunicazione» e l’altro della «Fruizione».

 
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