Nata nel 1916, ha vissuto entrambe le guerre mondiali. La seconda guerra ha lasciato segni indelebili: l’Appennino segnava la linea del fronte “gotico”, con il passaggio e le razzie di tedeschi ed alleati, ed il Monte Amiata fu accampamento degli uni e degli altri. Numerosi gli episodi e gli stenti vissuti che ancor oggi racconta; ma in particolare, ha ancora i brividi nel ricordare il discorso del Duce (era infatti a Roma, allora) che dichiarava guerra alla Francia.
La guerra portò lontano il marito, fatto prigioniero dagli inglesi e rilasciato solo due anni dopo la fine della guerra.
Decorato con la Croce di Ferro per aver salvato un commilitone, Millo (questo il nome del marito) è assoldato tra gli Alpini e la famiglia si trasferisce dapprima a Belluno e poi a L’Aquila, dove il marito riposa dal 1972. Due figlie, entrambe nate in Veneto, entrambe legate a Napoli ed a Pozzuoli. Si laureano ed esercitano le attività nella città partenopea, dove ora ospitano anche l’anziana madre.