Uno su mille ce la fa: a Pozzuoli si cerca la «Donna di rispetto»

Uno su mille ce la fa: a Pozzuoli si cerca la «Donna di rispetto»
di Francesca Cicatelli
Giovedì 23 Marzo 2017, 19:31
3 Minuti di Lettura

Assiepati come tavole da surf allineate in rack sulle spiagge di Honolulu. Hanno superato l'integralismo e la resistenza degli apple fanboy, in coda per l'ultimo device tech, gli oltre mille aspiranti attori che a Villa Avellino a Pozzuoli hanno dato vita ad una vera e propria cast-mania in fila per ore per assecondare il sogno di far parte del film Donna di rispetto. Persone di ogni età alla corte del regista napoletano Enzo Acri che si appresta a girare partendo dalla trama del suo libro omonimo, pubblicato nel 2012 da Rogiosi. 
 


Una storia dal forte impatto emotivo, come ci ha abituati il dna produttivo di Acri che al suo attivo vanta già diversi titoli come Un Camorrista Perbene, Nisida e, nei mesi scorsi, Migranti. La storia di Maria, una donna forte e volitiva che inizia un percorso di riscatto dalla brutalità e dalla sopraffazione, ha attirato tantissime ragazze che sperano di poterne vestire i panni nella pellicola prodotta da Antracine (produttore esecutivo Eduardo Angelini) e promossa in collaborazione con Key Bank, la società di barter di Angelo Marciano. 

È il caso di attrici già in carriera come Marianna Pepe, divenuta protagonista dell’ultimo film di Acri proprio dopo aver partecipato da neofita al relativo casting. O, ancora, di Iole Casalini già apprezzata in pellicole del grande schermo come Era giovane e aveva gli occhi chiari del giovane regista Giovanni Mazzitelli e prodotto dalla scuola di recitazione e produzione Cinemafiction di Napoli. Tanti gli appassionati in cerca di fortuna cinematografica e chance di celebrità. Molti sono intervenuti anche solo per il gusto di un’esperienza diversa dal solito pur avendo affrontato migliaia di chilometri, partiti da Lombardia, Emilia Romagna, Lazio, Calabria, Puglia e Sicilia.

«Mi aspettavo un buon riscontro - ha commentato Enzo Acri, pioniere del cinema digitale - ma forse non così tanto. Il personaggio femminile che cerchiamo deve essere in grado di emozionare e suscitare rispetto, quello che si vedrà in sala sarà un racconto nel quale scoprire all’unisono la società rurale dell’immediato dopoguerra e la storia di una donna certamente fuori dal comune. Ma al suo fianco e intorno a lei ci saranno naturalmente anche tanti altri personaggi, di primo piano e non ma pur sempre importanti ai fini della storia. Insomma, la cast list è aperta e del resto non è un caso se abbiamo già ricevuto riconoscimenti anche in America».

 
Donna di Rispetto, come già Migranti, oltre a rispecchiare il neorealismo degli anni '50 e '60 rappresenta del resto anche un esperimento innovativo per il mondo del cinema visto che sarà prodotto in cambio merce ovvero sfruttando la modalità del baratto aziendale che consentirà quindi ad Acri di beneficiare di beni e servizi in modalità barter. “Un sistema già molto in uso in America - spiega l’Ad Angelo Marciano - ma che in Italia stenta a decollare.
Anche per questo stiamo puntando molto sul segmento culturale, certi di poter così abbracciare un pubblico più adatto”  

© RIPRODUZIONE RISERVATA