Pozzuoli. Parco giochi «rottamato» nell'alveo dei Camaldoli: litorale invaso dai maxipupazzi

Pozzuoli. Parco giochi «rottamato» nell'alveo dei Camaldoli: litorale invaso dai maxipupazzi
di Pasquale Guardascione
Martedì 26 Aprile 2016, 16:12
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POZZUOLI. Una vera e propria pattumiera a cielo aperto: ecco cosa è diventato il litorale di Licola. Le piogge di questi ultimi giorni con la piena dell'alveo dei Camaldoli hanno riversato lungo l'arenile una vera e propria discarica.Ma mai in questi anni si era arrivati a vedere addirittura come ieri parti di un parco giochi sparsi lungo il litorale. Così in bella mostra c'è la testa di un grillo parlante gigante con sullo sfondo l'isola d'Ischia. Una presenza così marcata che trovare i prorpietari del parco giochi autori del capolavoro non dovrebbe essere difficile.

«Ma buttarlo in una discarica da persone civili e non nell'alveo dei Camaldoli non sarebbe stato meglio? ha affermato Umberto Mercurio, presidente di Licola mare pulito Onlus, un'associazione che si batte per risolvere i problemi della frazione della cittadina puteolana. «La piena di questi ultimi giorni - spiega - ha portato di tutto sulla spiaggia e noi cittadini di Licola siamo stanchi di assistere ad ogni pioggia a questo spettacolo indecente sul litorale. Potrebbe essere una passeggiata straordinaria con le isole del golfo sullo sfondo e nel pieno dei Campi Flegrei. Invece, è diventata un ricettacolo di rifiuti per gli incivili che sversano lungo l'alveo dei Camaldoli. Nei giorni scorsi assieme agli altri membri dell'associazione abbiamo fatto uno screening lungo il canale dell'alveo dove abbiamo trovato davvero le cose più assurde».E così ecco che sulla spiaggia di Licola basta farsi quattro passi e trovare in bella mostra carcasse di parti di autovetture arrugginite e consumate dal sale marino, pneumatici, frigoriferi e lavatrici vecchie, arredi e mobili e oggetti di plastica di ogni forma e dimensione.

Lo spettacolo, è davvero raccapricciante e a forte impatto emotivo per chi in questo luogo ci vive ormai da anni e per chi la propria città e le proprie spiagge non vuole vederle ridotte in questo stato. Negli ultimi anni l'arenile si è anche trasformato in un cimitero di animali con carogne di topi morti e vivi che galleggiavano in acqua alla ricerca della tintarella riversati dal canale diventato un fiume dove tutto poi scorre e sfocia a mare.«Abbiamo depositato nelle scorse settimane come comune di Pozzuoli una denuncia alla procura della Repubblica e ho inviato anche una lettera alla regione Campania ha affermato Vincenzo Figliolia, sindaco della cittadina puteolana - noi e l'associazione Licola Mare Pulito camminiamo a braccetto in questa battaglia che intendiamo portare avanti e vincerla: anche se sappiamo che è difficile e avrà un iter molto lungo. I membri dell'associazione sono delle valorose sentinelle per questo territorio ricco di storia. Purtroppo quando ci sono le piene si riversa di tutto lungo il litorale, il mio auspicio è che ci sia un rafforzamento degli argini lungo il corso dei canali dell'alveo Camaldoli e Abruzzese.

Inoltre, auspico che la magistratura faccia il suo decorso e individui i responsabili di questo scempio».La gente è esasperata. «Abbiamo avuto rassicurazioni dalla Regione che ci saranno degli interventi per ristrutturare le sponde degli alvei per evitare in questo modo oltre che questi disastri ambientali anche eventuali inondazioni, conclude Umberto Mercurio.
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