Procida, per salvare l'ospedale, trasferta a Ischia al convegno con De Luca

Procida, per salvare l'ospedale, trasferta a Ischia al convegno con De Luca
di Domenico Ambrosino
Giovedì 26 Maggio 2016, 23:21 - Ultimo agg. 23:22
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A Procida, non si ferma la mobilitazione della popolazione a sostegno della difesa del piccolo, prezioso, ospedale che attualmente, attraverso il cosiddetto PSA (servizio di pronto soccorso attivo) assicura un’assistenza medico, chirurgica ed ostetrica 24 ore su 24. Domani venerdì 26, in mattinata, Procida manifesta ad Ischia dove avrà luogo un seminario sulla sanità in cui è prevista la presenza del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca e del commissario Joseph Polimeni che ha approvato il piano sanitario. Il comitato civico di difesa dell’ospedale ha chiamato la popolazione di Procida alla partecipazione . Un’auto munita di altoparlante ha girato per tutta l’isola invitando la gente ad imbarcarsi per Ischia nella prima mattinata. Nel pomeriggio la problematica si sposta nell’aula consiliare di via Libertà: alle 17 c’è una seduta straordinaria del Consiglio Comunale che affronta la questione in un confronto aperto anche alla partecipazione della gente; alle 18.30, a sua volta, il Tribunale del Malato, attraverso una relazione del suo coordinatore isolano Aniello Scotto di Santolo, spiegherà “tecnicamente” tutte le contestazioni al piano regionale sanitario approvato dal commissario e pubblicato, nei giorni scorsi, sul BURC regionale. A tal proposito va ricordato che nella giornata di ieri è stato presentato un ricorso al TAR Campania. Ispiratore e primo firmatario è l’ex sindaco e ex deputato Luigi Muro che ha trovato l’adesione dei consiglieri comunali Maria Capodann, Carmen Muro, Lella Aiello e Menico Scala, oltre che delle associazioni Casartigiani diretta da Maurizio Frantellizzi, Pro Loco (Michela Scotto di Ciccariello), Tam Tam Brasile (Rino Scotto di Gregorio), Associazioni Consumatori (Nando Balsamo).
Il ricorso è patrocinato dall’avvocato Luigi Maria D’Angiolella. Dopo aver ripercorso tutte le fasi che, negli ultimi 30 anni, hanno portato alla istituzione dell’attuale presidio sanitario (sono elencate tutte le tragedie patite dall’isola, non escluso i morti e i feriti avuti nel corso delle emergenze accadute), il ricorso evidenzia un fatto particolare. E cioè, l’intesa sottoscritta da Regione Campania, ASL Napoli 2, Comune di Procida, nel 2005, a riguardo dell’istituzione dell’attuale PSA. I tre soggetti istituzionali s’impegnarono a non modificare lo standard ottenuto, soprattutto a riguardo del PSA, se non con il contestuale accordo tra tutte le parti. Viene, inoltre, sottolineata la disparità di trattamento che il piano monocratico del commissario Polimeni riserva a Procida, rispetto ad Ischia e Capri ed altre località del Salernitano, che ottengono le previste “deroghe” quali località disagiate. Intanto c’è da registrare un incontro infruttuoso che il sindaco di procida dino Ambrosino, accompagnato dal deputato Luisa Bossa, ha avuto a Roma col commissario Polimeni (“Abbiamo trovato ascolto, ma non condivisione”), e un’interrogazione che la stessa Bossa, insieme a Annamaria Carloni, Michela Rostan e Giorgio Piccolo, hanno rivolto al Ministro della Salute Lorenzin, a che Procida non sia privata del posto di pronto soccorso attivo.
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