Sono sempre più critiche le condizioni di vita dei migranti ospitati nei Centri di accoglienza straordinaria di Acerra. I profughi sono lì da mesi in attesa di ricevere i documenti, il cui rilascio pare lentissimo. Intanto stazionano nei CAS senza alcuna assistenza sanitaria.
I migranti lamentano porzioni di cibo troppo piccole e nessuna possibilità di integrazione o mediazione. Scarse anche le condizioni igienico sanitarie con coperte che non sono mai state cambiate e undici persone costrette a condividere un unico bagno. Da quando sono lì, affermano, non hanno mai ricevuto il pocket money, il bonus giornaliero destinato ai rifugiati e richiedenti asilo ospitati nelle strutture di accoglienza.
Tutte queste ragioni hanno condotto alcuni migranti ad indire lo sciopero della firma. Una decisione drastica che potrebbe portarli a perdere il beneficio dell’accoglienza. La loro situazione però è così difficile che sono pronti a correre un tale rischio. Il gruppo chiede quindi assistenza, dichiarando, in quanto richiedenti protezione internazionale, di non essere stati informati e messi a conoscenza nemmeno dei loro diritti.