​Radiologia Loreto Mare, la notte falsi referti per incidenti stradali inesistenti

Radiologia Loreto Mare, la notte falsi referti per incidenti stradali inesistenti
di Leandro Del Gaudio
Lunedì 27 Febbraio 2017, 00:10 - Ultimo agg. 13:26
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Di notte, altro che cartellini da «beggiare», altro che controlli improvvisi o voci maliziose sul tuo conto. No, di notte, qui nell’ospedale della «marina», puoi stare tranquillo che una tac o un qualsiasi altro referto lo fai e nessuno se ne accorge, te lo porti a casa e lo usi in mille modi diversi. Lo metti in commercio, magari lo spedisci a un perito o a un avvocato, insomma lo rendi spendibile quasi a mo’ di bancomat. In fondo, sai che hai tra le mani un documento ufficiale, con tanto di timbro del Loreto Mare. 

Non solo assenteismo, non solo furbetti del cartellino, professionisti dei badge marcatempo e quant’altro ancora in questi giorni sta attirando l’attenzione sull’ospedale napoletano. C’è dell’altro, secondo quanto sta lentamente emergendo dopo l’ultimo scandalo nazionale. Da mesi se ne parla sotto voce tra reparti e barelle, da mesi i carabinieri del Nas sono al lavoro, nel tentativo di acquisire riscontri buoni a configurare delle prove, in grado di dare slancio a un filone investigativo al momento rimasto sotto traccia. L’ultima ipotesi è abbastanza chiara: qui al Loreto mare, ci sarebbe una sorta di fabbrica di tac e documenti medici, buoni da utilizzare soprattutto nelle truffe dei falsi sinistri, dei finti incidenti stradali; in sintesi, nelle truffe alle compagnie di assicurazione. 
 


Voci che si sono rincorse, qualche intercettazione, ma anche esposti anonimi. Verifiche in corso degli inquirenti che hanno, comprensibilmente, deciso di tenere in stand by questo filone di indagine, almeno fino alla retata di venerdì mattina. Da oggi invece l’obiettivo è accelerare, per evitare che il clamore mediatico di questi giorni possa allertare qualcuno e rendere inutili nuovi accessi da parte dell’arma. 

Ma in cosa consiste la storia del lavoro notturno e del mercato delle tac? Cosa c’entra il Loreto mare con la fabbrica dei finti sinistri? Riflettori puntati sul reparto di radiologia, vale a dire su uno dei centri nevralgici del nosocomio di via Vespucci, un ufficio per altro colpito pesantemente dalle indagini sull’assenteismo. Stando a quanto emerso finora, in uno degli uffici della Radiologia sarebbero stati prodotti tac e altri documenti poi finiti in alcune pratiche di rimborsi assicurativi. Una sorta di falso d’autore, dal momento che qualunque tac venga licenziata dalla Radiologia del Loreto Mare è tecnicamente a prova di verifica. Ipotesi al vaglio degli inquirenti, che si trovano di fronte a un imperativo categorico: distinguere la posizione delle persone oneste e dei professionisti che lavorano nel settore da chi ha usato uffici, timbri e stampanti come una fabbrica del falso casalingo. Un filone parallelo a quello dei marcatempo di professione, che impone comunque di tenere alto il pressing investigativo su uno dei principali nosocomi cittadini. 

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