Ragazza muore al Cardarelli dopo l'aborto. I medici: «Le abbiamo praticato 4 trasfusioni, tutto inutile»

Ragazza muore al Cardarelli dopo l'aborto. I medici: «Le abbiamo praticato 4 trasfusioni, tutto inutile»
di Maria Pirro
Martedì 12 Gennaio 2016, 17:26 - Ultimo agg. 16 Gennaio, 16:36
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«Ha avuto una emorragia in sala operatoria, pochi minuti dopo l'interruzione volontaria di gravidanza. Poi, la situazione è precipitata». Gabriela Cipolletta, di Mugnano, è morta così nel più grande ospedale del Sud: a 20 anni, al Cardarelli. 

Inutili i soccorsi. «Le hanno praticato quattro trasfusioni, i medici hanno eseguito una laparotomia esplorativa per individuare le ragioni di quella emorragia improvvisa, però non hanno riscontrato nessuna problematica a livello pelvico», dice il direttore sanitario Franco Paradiso, che ricostruisce i momenti convulsi vissuti oggi in ospedale, intorno a mezzogiorno. «È intervenuto anche il primario, la ragazza è stata trasportata in rianimazione e inutubata. Ma non c'è stato più nulla da fare».

Il decesso nel giro di tre ore: «È avvenuto per uno choc ipovolemico, a causa cioè della perdita di sangue», dice Paradiso con dolore. «C'è tanta amarezza da parte degli operatori e dei familiari. Una ragazza è morta per una pratica di per sé abbastanza comune... È il primo incidente capitato al Cardarelli in oltre 25 anni di attività». Al momento, nemmeno il direttore sanitario e i medici sanno dire perché. «Difficile dare una spiegazione. L'interruzione di gravidanza è stata effettuata alla undicesima settimana, i protocolli sono stati seguiti correttamente, così come non ci sono state segnalazioni nella fase di preospedalizzazione. Non è risultato nessun tipo di deficit».

Una tragedia, quattro inchieste per capire. Sarà l'autopsia a chiarire, la cartella clinica è stata sequestrata nel pomeriggio, più o meno quando al Cardarelli il governatore Vincenzo De Luca ha chiesto una relazione sulla tragedia. Annunciata anche una ispezione dal ministro della saute Beatrice Lorenzin e una indagine interna dell'ospedale, oltre a quella aperta dalla magistratura.
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