Latina, rapinatore tradito dal tifo: lascia la maglia del Napoli e fa scoprire la banda

La conferenza stampa del pomeriggio in Questura
La conferenza stampa del pomeriggio in Questura
di Giovanni Del Giaccio
Mercoledì 24 Maggio 2017, 17:19 - Ultimo agg. 25 Maggio, 15:28
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La rapina era finita male, così nella fretta di gettare gli indumenti ha lasciato anche la maglia del Napoli, la sua squadra del cuore. A quasi due anni dal colpo ai danni di un tir, con l'aggressione all'autista poi deceduto, oggi sono finite in carcere quattro persone, tre di Napoli e una di Latina.

La Polizia di Stato da giugno 2015 non aveva mai mollato il caso e gli uomini della squadra mobile avevano intensificato i controlli dopo il decesso, a maggio 2016, dell'autista, un cittadino polacco. A quel punto con il dna riscontrato nella cabina e sugli indumenti - tra i quali la maglia del Napoli che aveva orientato le indagini verso il capoluogo campano - si è risaliti alla banda.

Personale della squadra mobile, diretta dal vice questore Antonio Galante,  ha effettuato anche rilievi delle cellule telefoniche. Una serie di elementi che ha portato all'emissione di quattro ordinanze per rapina aggravata, sequestro di persona e morte come conseguenza di altro reato.

L'autista del Tir, 26 anni, era stato rapinato nei pressi di un'area di sosta a Cisterna dove avrebbe dovuto scaricare 1600 pneumatici il mattino dopo, quindi era nata una colluttazione in cabina ed era stato scaraventato dal mezzo un paio di chilometri dopo, nel territorio di Latina, poi il mezzo era stato abbandonato. Gli investigatori della Questura di Latina dopo il ritrovamento hanno effettuato un controllo in zona, ritrovato l'uomo ferito e anche gli indumenti lasciati dai banditi e risultati decisivi per l'identificazione.  
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