Dal Marocco il no alle balle campane
ma i rifiuti arrivano dall'Abruzzo

Dal Marocco il no alle balle campane ma i rifiuti arrivano dall'Abruzzo
di Daniela De Crescenzo
Martedì 5 Luglio 2016, 12:26 - Ultimo agg. 18:35
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E'  una società abruzzese, la Deco group ad aver esportato in Marocco i rifiuti made in Italy che stanno provocando la protesta dei movimenti ambientalisti: le immagini pubblicate dal sito di informazione Hespress mostrano chiaramente la dicitura dell'azienda che, più volte contattata, non ha per ora, fornito alcuna spiegazione. Secondo i media marocchini sarebbero 2.500 le tonnellate di rifiuti in arrivo dall'Italia e proverrebbero dal sito di Taverna del Re dove si stanno smantellando le piramidi di balle. Ma la ditta al momento al Lavoro conferma di aver portato per il momento solo piccolissime quantità di rifiuti in impianti lombardi e piemontesi di produzione del Cdr.
Non è chiara, quindi, la provenienza dei rifiuti, e il Marocco potrebbe essere una destinazione futura, e già una petizione on line chiede al ministero dell'ambiente di quel Paese di annullare l'autorizzazione a incenerire rifiuti industriali provenienti dall'Italia nei centri di smaltimento del Marocco. La petizione chiede l'intervento del gabinetto reale, perché il paese «non diventi il centro di raccolta della spazzatura internazionale».  Un accordo di tre anni farebbe alzare il carico di rifiuti a 5 milioni di tonnellate in totale, che finirebbero tutti nella zona agricola di El Jadida, sostengono, a Nord, dove i doni ambientali sarebbero devastanti. Per il ministero dell'ambiente è tutto regolare. Si tratta di «rifiuti non pericolosi, utilizzati come combustibile alternativo all'energia fossile, provenienti dai centri di smaltimento internazionali». Sono scarti che, assicurano a Rabat, «non contaminano l'ambiente» e rappresentano anzi «un primo passo verso la collaborazione con gli altri centri di smaltimento europei, una sorta di test preliminare per sviluppare una filiera di produzione di RDF locali».
 Ma i marocchini non dormono sonni tranquilli. In pieno fine settimana, nelle more del Ramadan, ormai agli sgoccioli, scatta l'idea di una raccolta di firme che nel giro di poche ore raggiunge quota 11 mila sostenitori. Ora c'è anche l'interrogazione di un parlamentare della RNI, Rassemblement national des indépendent, di centro destra, Ouadi Benabdellah diretto al ministro dell'ambiente Hakina El Haité.
il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Vincenzo Viglione, segretario della Commissione Ambiente
sottolinea: «La nostra interrogazione a cui chiedevamo a De Luca e Bonavitacola chiarezza sulle procedure di gestione e smaltimento delle ecoballe - spiega - è ancora senza una risposta. «Se prima era una sensazione ora è una certezza sulla rimozione dell'ecoballe il presidente De Luca e l'assessore Bonavitacola continuano ad improvvisare». 
«Una situazione imbarazzante e ingarbugliata - conclude - i campani meritano serietà nella gestione di temi dirimenti nel panorama della tutela dell'ambiente e della salute»

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