​Rifiuti speciali e scarti tessili nel territorio
del Parco Vesuvio: tre denunce

Rifiuti speciali e scarti tessili nel territorio del Parco Vesuvio: tre denunce
di Francesco Gravetti
Lunedì 12 Settembre 2016, 10:47 - Ultimo agg. 11:26
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Veicoli fuori uso, parti di carrozzeria, olii esausti, centinaia e centinaia di gomme usurate depositate in ogni zona della periferia vesuviana, senza il rispetto della normativa per la tutela della ambiente. Ma anche sacchi contenenti scarti di lavorazioni tessili tenuti a deposito in un giardino, in attesa di smaltimento irregolare: il famoso “pezzame”, abbandonato dalle sartorie presenti sul territorio.

È quanto rilevato dai carabinieri della Compagnia di Torre Annunziata nel corso di servizi organizzati per evitare sversamenti illeciti nel vesuviano e tutelare l’ambiente, effettuati anche con l’utilizzo di un elicottero. A Terzigno è stato denunciato il titolare 56enne di una officina responsabile di inquinamento ambientale e di gestione di rifiuti speciali pericolosi senza alcuna autorizzazione.

Intorno alla sua autofficina si smaltivano illegalmente olii esausti e altri prodotti di scarto, ma c’era anche uno stoccaggio illegale di veicoli fuori uso, parti meccaniche, centinaia di gomme per auto e mezzi pesanti usurate. Sempre a Terzigno, l’altra scoperta: due giardinieri di 84 e 28 anni raccoglievano e depositavano su un’area di loro proprietà rifiuti speciali non pericolosi, 112 grossi sacchi contenenti circa 4000 chilogrammi di scarti di lavorazione tessile provenienti da attività sartoriali della zona e in attesa di essere smaltiti illegalmente.

A poca distanza infatti, ad Ottaviano, il gestore 38enne di un opificio del luogo è stato infatti denunciato per l’omessa tenuta del registro di carico e scarico dei rifiuti tessili.

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