Ritrovata l'auto di Sepe,
ma di lui nessuna traccia

Ritrovata l'auto di Sepe, ma di lui nessuna traccia
di Carmen Fusco
Giovedì 6 Ottobre 2016, 11:16 - Ultimo agg. 11:22
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Nola. Senza targhe e con il serbatoio a secco. Dentro l'abitacolo, una coperta di lana adagiata sul sedile reclinato dal lato del passeggero. È stata ritrovata così l'auto di Vincenzo Sepe, l'autotrasportatore di Nola scomparso da casa il 18 settembre scorso. La Fiat seicento blu è stata notata da un cercatore di funghi che ha dato subito l'allarme. La macchina si trovava in via Alveo Pompili, stradina di campagna in località Zabatta a Terzigno. Dopo Saviano e Palma Campania, è la zona del vesuviano il luogo in cui adesso si cerca di ritrovare l'uomo di 54 anni, dal carattere schivo e solitario.

Di Vincenzo Sepe però si continua a non sapere nulla: sembra essere diventato un fantasma, nonostante le telecamere di videosorveglianza di un impianto privato, installate nei pressi della strada in cui si è nascosto negli ultimi tempi, lo abbiamo ripreso più volte e per più giorni, ogni volta che è entrato e uscito dal sentiero con la sua auto. Nell'abitacolo della Seicento, in ogni caso, non sono state trovate tracce che lascino pensare ad una situazione di pericolo, ma si continua a cercare e a chiedere in giro.
Tra le ipotesi avanzate dai familiari anche quella che Vincenzo possa aver deciso di sparire e di rompere i ponti con tutti. Una vita affettiva distrutta. Un matrimonio finito con il divorzio dalla moglie che ora vive in Germania, Paese in cui risiedono anche due dei suoi tre figli, con i quali Vincenzo Sepe ha deciso comunque già da tempo di chiudere ogni rapporto, forse per via dei problemi economici o del suo carattere chiuso e solitario. Nessun amico, poche parole scambiate perfino con i colleghi di lavoro dell'azienda di Nola dove l'uomo lavorava come autista di camion.
Nemmeno lì lo hanno più visto. I titolari della ditta lo aspettano dal 19 settembre, ma non si è fatto più vivo. E sono stati proprio i dipendenti dell'azienda di trasporti a raccontare ai carabinieri della compagnia di Nola, che indagano sulla vicenda dopo la denuncia dei familiari, che il telefonino di Sepe risultava spento fin dal giorno prima della sua scomparsa. E da allora il cellulare non è stato più riacceso. Inutile comporre il suo numero, e inutile anche cercare di tracciare i suoi spostamenti incrociando le celle telefoniche. I pochi elementi in possesso degli investigatori fino ad oggi non hanno portato a nulla. A niente è servita la sequenza registrata dalle telecamere nei pressi di Saviano, che lo hanno visto imboccare la strada che porta al centro confinante con Nola poco tempo dopo aver lasciato la casa che si trova nelle vicinanze dell'ospedale nolano.

Inutile anche la segnalazione arrivata da Palma Campania, dove qualcuno ritiene di aver riconosciuto quell'uomo con il jeans, la maglia chiara ed il berretto aggirarsi per le strade del paese in evidente stato confusionale. Sono giorni di sgomento ed apprensione, insomma, per i figli e per i fratelli dell'uomo che girava il Meridione a bordo di un camion. Dov'è papà? si chiedono i figli, dov'è Vincenzo? domandano i familiari. Lo cercano ovunque ma senza esito, vorrebbero sapere almeno se sta bene. Invece il silenzio non aiuta la rassegnazione.
Potrebbe aver deciso di sparire, Vincenzo. Magari perché si è messo in qualche guaio oppure perché semplicemente ha deciso di non vedere più nessuno. «Ma perché non dirlo?»: questa la domanda che ripetono in continuazione tutti. Il dubbio si trasforma in giallo, e tiene tutti con il fiato sospeso. Il terrore che a Vincenzo Sepe possa essere accaduto qualcosa di serio rende le giornate interminabili e tristi. La speranza è che qualcuno lo riconosca e avverta le forze dell'ordine, o che lui stesso torni a casa. I giorni intanto passano e Vincenzo resta un fantasma.
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