Medici precari in Campania:
800 da assumere a dicembre

Medici precari in Campania: 800 da assumere a dicembre
di Ettore Mautone
Giovedì 8 Novembre 2018, 22:56 - Ultimo agg. 9 Novembre, 07:03
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Camici bianchi precari, stabilizzazioni dei lavoratori flessibili della Sanità in Campania: dopo l’emanazione, nello scorso luglio, delle indicazioni della Regione alle Asl per l’applicazione della legge Madia c’è finalmente la mappa dei fabbisogni azienda per azienda. In totale si tratta di 1.335 profili di cui 135 non più disponibili all’assunzione in quanto vincitori di concorso o per altre ragioni personali. I medici in totale sono circa 800 di cui 251 già in via di assunzione con procedure facilitate (basta un avviso pubblico) in quanto titolari di contratti subordinati che hanno subito a monte una procedura selettiva (23 profili al Pascale , 84 a Salerno, 42 a Caserta, 24 al Cardarelli e alcune altre decine altrove). Di questi ultimi 68 sono già stati arruolati nelle piante organiche del Pascale, Cardarelli, e Azienda dei Colli e altri bandi sono attivi in tutte le Asl. L’ultima a chiudere questa partita è stata il 29 ottobre l’Azienda ospedaliera universitaria Luigi Vanvitelli. Per questi profili la procedura prevede la trasformazione diretta (senza concorso e per semplice chiamata) dei contratti in essere riguarda 251 profili censiti in tutte le Asl e aziende sanitarie campane, comoprese le Università.
 
A restare in attesa sono ora circa mille camici bianchi di altri profili (di cui la metà medici e dirigenti di area sanitaria) tutti titolari di contratti atipici e flessibili la cui stabilizzazione segue una strada diversa da quella dei titolare di contratti subordinati. Parliamo per intenderci delle partite Iva, dei camici bianchi a progetto e dei cocopro, esclusi invece gli interinali. A loro è rivolta la seconda e più complessa fase fatta partire a luglio scorso dalla Regione con indicazioni precise partite dal Presidente della Regione Vincenzo De Luca agli uffici regionali e da questi alle aziende sanitarie. Qui il primo passo era verificare i piani triennali dei fabbisogni di ciascuna azienda sanitaria. Mappa che è stata completata anche se manca ancora all’appello il Ruggi di Salerno. Nella verifica effettuata nell’ultimo mese i profili da stabilizzare su questo binario sono in totale 945, di cui 278 alla Asl di Caserta, 243 al Pascale, 141 alla Federico II, 91 a Napoli 3 Sud, 47 all’Azienda dei colli, 24 al Cardarelli, altrettanti al Rummo di Benevento e poche altre decine nella altre aziende sanitarie. Per altri 139 profili, di cui ben 62 della Asl Napoli 3 Sud, non è stata accertata la disponibilità. Così per la Asl Napoli 1 dove manca del tutto il dato ma tra la rete del 118 e altri ospedali dell’area metropolitana si tratta di almeno un centinaio di camici bianchi. Personale spesso inserito negli anelli nevralgici dell’assistenza che coprono posizione fondamentali per assicurare i Livelli assistenza. Per loro dovranno essere istruiti concorsi riservati fino al 50 per cento dei posti disponibili nelle piante organiche. In questo caso dovranno essere istruiti concorsi riservati fino al 50 per cento dei posti disponibili nelle piante organiche.

La prima a portarsi avanti su questo secondo fronte è stata l’azienda ospedaliera Universitaria Federico II. L’unica ad aver avviato in questi mesi un bando per dare inizio alla stabilizzazione dei lavoratoti flessibili ma tale avviso è stato sospeso. Il 19 ottobre scorso, la Regione ha chiesto la revoca del bando riservato agli atipici del Policlinico per un operatore sociosanitario. Ufficialmente perché «non in linea con la circolare emanata nello scorso Luglio». Eppure, secondo legge e disposizioni regionali, l’azienda si era mossa utilizzando concorsi che erano già stati autorizzati. Tuttavia, la Direzione salute della Regione ritiene che non siano rispettati gli indirizzi regionali. «Siamo convinti che lo stop non sia legato all’applicazione delle norme ma ad una ragione di opportunità ovvero di far partire tutte le Aziende assieme - avverte Alessandro Coccia della base dei precari - orientamento che non condividiamo perché non si può più aspettare. Ci sono lavoratori che dopo oltre 10 anni di precariato rischiano ancora di aspettare a lungoper essere stabilizzato». 

Due le direttrici previste: la prima prevede la trasformazione diretta (senza concorso e per semplice chiamata) di contratti a tempo determinato reclutati con procedure selettive e riguarda i 251 profili censiti in tutte le Aziende sanitarie. La seconda strada riguarda i lavoratori atipici e titolari di contratti flessibili per i quali saranno istruiti concorsi riservati per titoli e colloquio fino al 50 per cento dei posti disponibili nelle piante organiche. Per tutte e due le figure i requisiti per accedere alla stabilizzazione prevedono almeno tre anni di anzianità, anche non continuativi, conteggiati negli ultimi 8 anni e di questi almeno un giorno maturato presso l’ente che avvia l’iter dopo il 28 agosto del 2015 e fino al 31 dicembre dello scorso anno. Interessato è tutto il personale del comparto sanitario di vari profili: farmacisti, biologi, ingegneri clinici, infermieri, profili tecnico-professionali, Oss, amministrativi e dirigenti, medici e non.
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