Sant'Agnello, si rinnova la tradizione
dell'Infiorata

Sant'Agnello, si rinnova la tradizione dell'Infiorata
di Ciriaco M. Viggiano
Domenica 29 Maggio 2016, 20:35
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SANT'AGNELLO. Garofani e rose, ginestre e ortensie per raccontare i principali episodi della vita di Gesù: ecco il Vangelo secondo gli artisti attesi a Sant'Agnello per l'Infiorata. I maestri infioratori hanno posizionato i bozzetti ieri pomeriggio, mentre stamani, alle prime luci dell'alba, hanno dato il via alla decorazione dei quadri nelle principali strade e piazze del paese. Ora i petali colorati di oltre 60mila fiori delineano le scene della vita di Gesù e i simboli della religione cristiana.

Questa suggestiva "Bibbia iconografica" fa da sfondo alla processione del Corpus Domini che si svolge secondo un preciso cerimoniale. Durante il corteo, infatti, nessun fedele può calpestare i quadri floreali a eccezione del parroco, che custodisce l’ostia esponendola nell’ostensorio, e del sindaco, chiamato a rappresentare la devozione dei cittadini santanellesi. Oltre i mosaici, i fiori dai colori sgargianti adornano pure le strade e i portoni delle abitazioni. Il tutto mentre i fedeli espongono ai balconi delle case lenzuola, tovaglie e stoffe ricamate o dipinte in onore del corpo di Cristo.

Consolidatasi negli anni a Sant'Agnello, la tradizione dell'Infiorata risale addirittura al 1625 quando Benedetto Drei, in occasione della festa dei Santi Pietro e Paolo, adornò con i fiori l’intera basilica vaticana. Due secoli più tardi, questa tradizione incantò anche Giuseppe Garibaldi. A chi lo invitava a camminare sui mosaici floreali di Genzano l’Eroe dei due mondi rispose senza esitazioni: «Certe cose divine non si calpestano». Da quel momento l’Infiorata si diffuse in tutta Italia fino a giungere in penisola sorrentina.