Roberto Saviano di recente è intervenuto nel dibattito in corso in questi ultimi giorni su Napoli. In particolare lo scrittore ha voluto replicare alle dure frasi pronunciate da De Magistris. «Saviano non è il titolare della verità morale aveva detto il sindaco -, né di quella giudiziaria, né di quella storica. Dire che a Napoli non sta cambiando nulla è semplicemente falso».
Ma non si era limitato a questo, anzi De Magistris aveva lanciato un guanto di sfida a Saviano: «Venga a Napoli, stia tra noi, la viva, la conosca, magari indossi una parrucca e si mangi un'emozione. Altrimenti - aveva aggiunto il primo cittadino - devo immaginare che getti veleno in malafede o che lavori seguendo una logica commerciale e di marketing, cosa che - prosegue - iniziano a pensare in molti».
Il sindaco aveva anche puntualizzato di aver già invitato in passato lo scrittore a venire in città perché - aveva affermato - «ormai non la conosce.
Se però lui pensa che Napoli sia soltanto luogo di dibattiti per firmare autografi - aveva sottolineato de Magistris - dandoci poi lezioni da oltreoceano, allora si tratta di un'offesa a un milione di cittadini che meritano rispetto».
Così, puntuale è giunta la replica indiretta di Saviano a De Magistris. Lo scrittore, infatti, rispondendo ad alcune domande che gli erano state poste sulla «questione Napoli» sulla sua pagina Facebook ha scritto: «Mi fa paura chi nega, chi non racconta la verità, chi ha paura di commentare ciò che accade per timore di essere associato a un racconto negativo della città». Poi rispondendo ai suoi interlocutori, ma cogliendo l'occasione per far riferimento anche alle frasi pronunciate di recente dal sindaco, ha precisato: «Io sono una macchina sfornasoldi e non la camorra? Io depaupero il territorio e non la camorra? Ma con quale coraggio continuate a dire queste oscenità?». Poi polemizzando direttamente con De Magistris ha scritto: «Il sindaco mi invita a visitare la città, ma io non sono una guida turistica».