Saviano: «Il sindaco sarà accoltellato dai suoi lacché»

Saviano: «Il sindaco sarà accoltellato dai suoi lacché»
Venerdì 6 Gennaio 2017, 12:56 - Ultimo agg. 14:30
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«Sindaco De Magistris, quando le mistificazioni della sua amministrazione verranno al pettine, a pugnalarla saranno i tanti lacchè, più o meno pagati, dei quali si circonda per mistificare la realtà, unico modo per evitare di affrontarla». Così lo scrittore Roberto Saviano replica al sindaco di Napoli Luigi De Magistris sulle critiche relative alla situazione della città. «Due sparatorie in pieno centro - scrive Saviano - e una bambina di 10 anni ferita in un luogo affollatissimo della città: ma il sindaco è infastidito dalla realtà, a lui non interessa la realtà, a lui interessa l'idea, quell'idea falsa di una città in rinascita: problema non sono le vittime innocenti del fuoco della camorra, problema è che poi Saviano ne parlerà. Il contesto nel quale nascono e crescono le organizzazioni criminali, fatto di assenza delle regole e lassismo, da quando lui è sindaco non solo non è mutato, ma ha preso una piega più grottesca: ora la camorra in città è minorenne e il disagio si è esteso alle fasce anagraficamente più deboli».

Roberto Saviano di recente è intervenuto nel dibattito in corso in questi ultimi giorni su Napoli. In particolare lo scrittore ha voluto replicare alle dure frasi pronunciate da De Magistris. «Saviano non è il titolare della verità morale aveva detto il sindaco -, né di quella giudiziaria, né di quella storica. Dire che a Napoli non sta cambiando nulla è semplicemente falso».  

Ma non si era limitato a questo, anzi De Magistris aveva lanciato un guanto di sfida a Saviano: «Venga a Napoli, stia tra noi, la viva, la conosca, magari indossi una parrucca e si mangi un'emozione. Altrimenti - aveva aggiunto il primo cittadino - devo immaginare che getti veleno in malafede o che lavori seguendo una logica commerciale e di marketing, cosa che - prosegue - iniziano a pensare in molti».

Il sindaco aveva anche puntualizzato di aver già invitato in passato lo scrittore a venire in città perché - aveva affermato - «ormai non la conosce.
Se però lui pensa che Napoli sia soltanto luogo di dibattiti per firmare autografi - aveva sottolineato de Magistris - dandoci poi lezioni da oltreoceano, allora si tratta di un'offesa a un milione di cittadini che meritano rispetto».


Così, puntuale è giunta la replica indiretta di Saviano a De Magistris. Lo scrittore, infatti, rispondendo ad alcune domande che gli erano state poste sulla
«questione Napoli» sulla sua pagina Facebook ha scritto: «Mi fa paura chi nega, chi non racconta la verità, chi ha paura di commentare ciò che accade per timore di essere associato a un racconto negativo della città». Poi rispondendo ai suoi interlocutori, ma cogliendo l'occasione per far riferimento anche alle frasi pronunciate di recente dal sindaco, ha precisato: «Io sono una macchina sfornasoldi e non la camorra? Io depaupero il territorio e non la camorra? Ma con quale coraggio continuate a dire queste oscenità?». Poi polemizzando direttamente con De Magistris ha scritto: «Il sindaco mi invita a visitare la città, ma io non sono una guida turistica».
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