Scempio incendi nell'area protetta
del Vesuvio, sospetti su 5 persone

Scempio incendi nell'area protetta del Vesuvio, sospetti su 5 persone
di Pino Cerciello e Nello Mazzone
Venerdì 22 Luglio 2016, 11:48 - Ultimo agg. 13:35
4 Minuti di Lettura

San Giuseppe Vesuviano. Ancora una giornata di inferno per il Parco Nazionale del Vesuvio e dietro questi roghi si allunga l'ombra dei piromani manovrati dai clan di camorra. Sospetti sui quali stanno indagando i carabinieri di Ottaviano, dopo la segnalazione fatta ieri da alcuni operai della Sma Campania, società che si occupa del servizio antincendio boschivo in collaborazione con Regione e Corpo forestale dello Stato, che hanno avvistato cinque presunti piromani mentre erano intenti ad appiccare il fuoco sul versante di Ottaviano. E un principio di incendio si è sviluppato anche nei pressi dell'Auchan di Giugliano, con copertoni incendiati nella zona dell'ex campo rom.
Contro i roghi sul vulcano, centinaia di uomini, tre Canadiair e quattro elicotteri sono riusciti a circoscrivere gli incendi nel sottobosco nella pineta di Terzigno e di San Giuseppe Vesuviano.

Le fiamme, però, ieri hanno preso la direzione della zona alta del Monte Somma, verso il cono. «Le forze in campo stanno dando il massimo nella speranza di circoscrivere questo terribile incendio», riferisce con il cuore in gola il giovane presidente del Parco, Agostino Casillo. Sul fronte delle indagini su questa catastrofe ambientale nessuno si sbilancia, ma si muove anche il pool reati ambientali della procura di Napoli. Ieri il fronte dell'incendio si è spostato verso l'alto ma anche verso il mare tra i comuni di Boscoreale e Trecase. Punti di innesco tenuti a bada dai quattro elicotteri, rimasti sul campo insieme ai Canadair. Elicotteri che hanno attinto l'acqua dalla Vasca al Pianillo, dove confluiscono le fogne di San Giuseppe Vesuviano, sollevando le critiche del consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli, che ha chiesto di «fare chiarezza sull'uso dei liquidi usati per lo spegnimento».
I vigili del fuoco hanno però spiegato che si è trattato di una normale operazione di spegnimento, in attesa della collocazione delle vasche di prelievo prefabbricate nel campo sportivo di Terzigno. Già da ieri gli elicotteri si sono calati in queste speciali riserve d'acqua. «Siamo di fronte ad un incendio di proporzioni rilevanti che sta richiedendo uno sforzo eccezionale - conclude il presidente Casillo - Sono in contatto permanente con la Regione e con il generale Sergio Costa del Corpo Forestale dello Stato, oltre che con il sindaco Ranieri».

E per combattere i roghi e dichiarare guerra aperta ai piromani, la giunta regionale su proposta del governatore De Luca ha approvato ieri la convenzione con la direzione regionale dei vigili del fuoco per garantire più vigilanza e attività di spegnimento più rapide. Fondi stanziati da Palazzo Santa Lucia per 460mila euro. La lotta ai piromani passa anche attraverso la tecnologia degli smartphone: tramite l'apposita App «Sma Campania» è possibile informarsi e inviare segnalazioni in tempo reale. Come avvenuto ieri per fronteggiare il bollente vento di scirocco, che ha avvolto i fianchi del Vesuvio da Terzigno a San Giuseppe Vesuviano. Zone costantemente monitorate dalla Sala operativa del Servizio antincendio boschivo della Regione, al 16esimo piano della Torre A del Centro direzionale di Napoli: una task-force congiunta composta da Regione, Sma Campania, Corpo forestale dello Stato, vigili del fuoco e protezione civile. Una situation room con monitor puntati sull'intero territorio regionale e geolocalizzazioni che in tempo reale mostrano i luoghi di sorvolo degli elicotteri del servizio regionale e i Canadair dello stormo nazionale arrivati da Roma per spegnere i roghi.

A Terzigno, nel pieno dell'inferno di fuoco e fiamme, c'era ieri il coordinatore dell'Aib Campania Luca Acunzo, mentre in sede la dirigente del Settore Foreste, Flora Della Valle e l'amministratore della Sma Campania, Raffaele Scognamiglio, monitoravano i dati e le richieste di intervento. «Siamo in stato di emergenza dallo scorso 14 luglio per quanto riguarda il rischio di incendi sottolinea la dirigente Flora Della Valle Abbiamo inviato nella zona del Vesuvio ingenti risorse di uomini e mezzi, anche grazie alla sinergia con gli altri enti coinvolti. Ma facciamo appello anche ai cittadini, affinché segnalino al nostro numero verde ogni focolaio o principio di incendio».

© RIPRODUZIONE RISERVATA