Scuole aperte d'estate, a Napoli
il piano va a rilento | Le scadenze

Scuole aperte d'estate, a Napoli il piano va a rilento | Le scadenze
di Daniela De Crescenzo
Martedì 28 Giugno 2016, 09:06 - Ultimo agg. 10:25
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Le scuole esitano e non rispondono al piano di Renzi per tenere aperti gli istituti anche durante l'estate: finora hanno presentato progetti solo in 122 mentre sono disponibili fondi per 275 iniziative. Per questo il ministero ha deciso di prorogare la chiusura del bando dal 20 al 29 giugno. E molti istituti stanno lavorando per recuperare in extremis contando soprattutto sull'aiuto delle associazioni e puntando su sport, musica e teatro. Chi ha risposto entro il 20 giugno potrà cominciare già a lavorare dal primo luglio, le altre iniziative partiranno qualche giorno dopo.

Ogni istituto potrà spendere quindicimila euro, ma molti dirigenti sono adesso preoccupati sui tempi necessari ad incassare i finanziamenti necessari a far andare avanti le attività: si augurano che la proroga concessa dal ministero non provochi ritardi. Un risultato che tuttavia non soddisfa il movimento di «Un popolo in cammino» che pure si era fatto promotore della richiesta di tenere le scuole aperte nel periodo estivo soprattutto nei quartieri a rischio.

Ai primi di giugno era stata inviata una lettera al prefetto nella quale si parlava di «risultato parziale» e si scriveva: «Dobbiamo rilevare che le modalità di attuazione del progetto scuole aperte per i mesi estivi si sono rivelate di tutt'altro segno rispetto a quelle discusse al tavolo in Prefettura e riportate nel documento conclusivo scaturito da quella discussione. Una discussione che si era protratta a lungo, coinvolgendo anche l'Ufficio scolastico regionale e dando luogo a una sintesi che era condivisa e apprezzata da tutti i soggetti coinvolti. Ci sembra incomprensibile, perciò, che invece gli esiti di quella discussione siano stati disattesi».

Una missiva a cui non è mai stata data una risposta, come sottolinea uno dei portavoce, Gianluca Torelli. Ciononostante il cartello di associazioni insiste sulla necessità di ricalibrare il progetto concentrando le risorse e coinvolgendo comitati di quartiere, associazioni e «cittadine e dei cittadini che vogliano farsi promotori e attori di un riscatto della nostra città». Ma al di là dei limiti di un'iniziativa partita ad aprile inoltrato, e quindi a poche settimane dalla conclusione dell'anno scolastico, molti dirigenti scolastici hanno comunque colto l'occasione per prolungare l'apertura e stanno lavorando ai progetti.

Spiega Armida Filippelli dell'Itis Galiani della Doganella: «In estate proseguiremo le atttività di laboratorio che abbiamo avviato già durante l'anno scolastico con i Salesiani e poi punteremo sul recupero offrendo corsi ai ragazzi che hanno debiti da saldare». All'istituto tecnico Galileo Ferraris di Scampia, con il dirigente scolastico Giuseppe Pagano, si punta su chimica, musicoterapia e sport in accordo con le associazioni del territorio. Alla Sanità il diciannovesimo circolo rilancia il progetto estivo già organizzato negli anni scorsi. «Porteremo 25 nostri allievi al circolo Posillipo per fare attività sportive - dice la preside Daniela Salzano - altri trenta ragazzi, invece, seguiranno il laboratorio di clawonerie con il centro la Tenda. Si tratta generalmente dei bambini della scuola elementare che non seguono le attività già programmate sul territorio. Sperando naturalmente che i soldi arrivino in tempo». Il ventinovesimo circolo Miraglia - Sogliano propone dei laboratori sulle relazioni di gruppo che costuituiranno la base per le successive attività sportive, di danza, artistiche. «Non era possibile proporre attività di studio - spiega la dirigente scolastica Giuseppina Florio - adesso speriamo che i soldi arrivino in tempo».

I fondi, appunto. A Napoli e ai 91 comuni della città metropolitana andranno 4 milioni e 133 mila euro, la parte restante dei dieci milioni stanziati dal governo finirà a Roma, Palermo, Milano. Ogni scuola avrà fino a 15 mila euro per realizzare il progetto che ha proposto da sola o in collaborazione con associazioni esterne, enti locali, o anche in rete con altri istituti.