Secondigliano, chiusura anticipata del parco San Gaetano Errico per motivi di sicurezza. L’ira degli abitanti.

Secondigliano, chiusura anticipata del parco San Gaetano Errico per motivi di sicurezza. L’ira degli abitanti.
di Claudia Procentese
Venerdì 21 Ottobre 2016, 14:09
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È scritto nero su bianco sul comunicato del Servizio Verde della Città datato 17 ottobre: il parco San Gaetano Errico di Secondigliano da novembre a febbraio chiuderà alle 16,30 invece che alle 19. “Quest’Ufficio prende atto delle esigenze di sicurezza pubblica all’interno del parco, attualmente non garantita dai diffusi guasti a danno dell’impianto di illuminazione. Poiché quest’Ufficio non dispone, allo stato, delle risorse necessarie per procedere alle riparazioni correnti, si dispone che la fruizione del parco San Gaetano Errico sia limitata alle ore diurne”. Notizia che ha scatenato polemiche e rabbia tra i residenti del quartiere che denunciano lo stato di abbandono del parco urbano ubicato nella periferia a nord di Napoli, unico spazio aggregativo all’aperto per giovani e famiglie.
«Alcune lampade si sono fulminate - spiega Pasquale Esposito, consigliere della settima municipalità - e non si capisce chi deve fare sostituzione e manutenzione. Spetterebbe alla Napoli Servizi tramite un subappalto a ditte esterne, ma manca la copertura economica.

L’assurdità è che la chiusura in anticipo è programmata fino ad agosto, cioè il parco nei mesi estivi chiuderà alle 20,30 invece che alle 10, quindi significa che non c’è alcuna intenzione di risolvere il problema in breve tempo. Ricordando, inoltre, che all’interno nessun intervento è stato messo in atto per la voragine apertasi otto mesi fa nei pressi del laghetto, a secco da un anno perché si è rotto il motorino che ricicla l’acqua. È una vergogna ed una presa in giro agli abitanti di un territorio teatro di false promesse istituzionali e criminalità. Togliere ai cittadini la fruizione di un bene pubblico, e soprattutto perché non c’è possibilità di cambiare due semplici lampade fulminate, è un palese fallimento per quest’amministrazione comunale». Un polmone verde spuntato dopo undici anni di attesa al posto di una baraccopoli è il parco intitolato a San Gaetano Errico, inaugurato nel 2009. I circa 33mila metri quadrati di superficie, prima occupati dalle strutture bipiani, i prefabbricati di amianto predisposti per i senzatetto del sisma dell’Ottanta, furono salutati come un miracolo dai secondiglianesi.

«Su tutte le strutture comunali a Secondigliano persiste un problema grave - denuncia Vincenzo Strino, presidente dell’Associazione Larsec -: manca un vero progetto per avvicinarle alla cittadinanza, funzionano a singhiozzo. Si pensi al Centro giovanile Sandro Pertini, dove non si fanno attività e si sbarrano i cancelli già alle 18,30, oppure si pensi alla biblioteca Guido Dorso inaugurata un anno fa, ma di tre piani ne funziona solo uno dove ci sono più custodi che in una stanza del Louvre, addirittura l’aula multimediale dedicata alla vittima innocente di camorra Gelsomina Verde è chiusa poiché non c’è connessione wi-fi. Per Secondigliano la chiusura anticipata del parco San Gaetano Errico è un ulteriore impoverimento, culturale e di sane relazioni umane, vuol dire esporre le nuove generazione alla mercé della camorra in mancanza di alternative alla strada. È così che poi ci scappa il morto e partono fiaccolate e passerelle. Invece di contare i morti, non sarebbe più facile tutelare i vivi con poche e significative azioni di prevenzione sociale?».