Siccità, parte il tavolo di crisi a Napoli
Abc smentisce turnazione acqua

Siccità, parte il tavolo di crisi a Napoli Abc smentisce turnazione acqua
Martedì 27 Giugno 2017, 15:56 - Ultimo agg. 21:05
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ABC, l'Azienda per la fornitura dell'acqua a Napoli, informa che «nonostante la straordinaria carenza idrica a livello regionale, non esistono allo stato condizioni tali da dover ricorrere a turnazioni della distribuzione idrica». L'ABC, con la Regione Campania e altri gestori, rileva una nota, «è impegnata quotidianamente a monitorare e fronteggiare gli effetti della siccità, adottando ogni misura possibile per evitare disagi all'utenza». Inoltre, ABC coglie l'occasione «per suggerire, comunque, particolare attenzione all'uso razionale e parsimonioso della risorsa idrica». Dunque, fa sapere Abc, non c'è nessun «imminente razionamento della fornitura idrica nei quartieri di Napoli»

Un potabilizzatore capace di fornire 700 litri di acqua pulita al secondo, ma fermo da un anno e mezzo perché manca l'etanolo per collaudarlo e farlo poi funzionare. Accade a Napoli dove l'Abc, l'azienda che gestisce il sevizio idrico cittadino, ha pronto da un anno e mezzo un potabilizzatore di ultima generazione a Casoria, che sarebbe particolarmente utile con l'attuale siccità. «L'impianto - spiega all'ANSA Gianluca Sorgente, responsabile del settore ingegneria, ricerca e sviluppo di Abc - è pronto da un anno e mezzo e deve essere messo in esercizio, ma per farlo abbiamo bisogno dell'etanolo. Per averlo abbiamo però bisogno del nulla osta dell'agenzia delle dogane che ci permetterà di averlo senza pagare l'accisa, come previsto dalla legge, altrimenti i costi raddoppierebbero e l'impianto non sarebbe più sostenibile finanziariamente». Il via libera, però, non è ancora arrivato e una volta avuto l'Abc dovrà prima procedere a un periodo di collaudo per poi far entrare l'acqua nella fornitura delle case. «Parallelamente alla richiesta all'agenzia delle dogane - spiega Sorgente - abbiamo fatto la gara per il fornitore e quindi siamo pronti, abbiamo già chi ci fornisce l'etanolo ma ci manca ancora l'autorizzazione. Spero arrivi presto, anche perché negli ultimi mesi c'è una maggiore collaborazione da parte dell'agenzia delle dogane». Il progetto di costruzione del potabilizzatore era partito nel 2009, quando l'azienda era ancora Arin, e questo ha rallentato le procedure.

«Abbiamo dovuto - spiega ancora Sorgente - anche rifare la domanda usando la nuova denominazione Abc». L'impianto è di ultima generazione: «È tra i più avanzati d'Europa - afferma Sorgente - e si basa sul trattamento idrico biologico con la crescita di microorganismi che trattengono i nitrati, presenti nell'acqua». Attualmente il potabilizzatore è in grado di eliminare il manganese, l'altro elemento che caratterizza l'acqua che deve essere depurata per poter andare nelle case, ma per la procedura che trattiene i nitrati serve appunto l'etanolo. «Speriamo - conclude Sorgente - di poterlo mettere in funzione al più presto. Con l'attuale siccità l'impianto darebbe un contributo importante a Napoli, non risolverebbe la crisi del tutto ma ci consentirebbe di prendere più acqua dall'acquedotto di integrazione e riserva». La questione del potabilizzatore di Napoli è stata al centro anche di una riunione dell'Ente Idrico Campano che ha messo tra i punti necessari ad affrontare la siccità proprio la messa in esercizio dell'impianto attraverso il completamento delle procedure tecnico-amministrative necessarie.
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