Sicurezza. Vertice in Prefettura con i ministri Alfano, Giannini e Orlando. Al tavolo De Magistris e De Luca

Sicurezza. Vertice in Prefettura con i ministri Alfano, Giannini e Orlando. Al tavolo De Magistris e De Luca
Giovedì 5 Maggio 2016, 17:47 - Ultimo agg. 6 Maggio, 11:47
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Napoli - Napoli resta una priorità nazionale, sul fronte dell'impegno per la sicurezza. Lo sottolinea il ministro degli Interni, Angelino Alfano, al termine di una riunione di oltre quattro ore del Comitato sicurezza e ordine pubblico, in prefettura, cui hanno partecipato anche i ministri della Giustizia, Orlando, e dell'Istruzione, Giannini, con il vicepresidente del Csm, Legnini, oltre ai vertici delle istituzioni locali e delle forze dell'ordine.

Tra gli obiettivi a medio termine, il potenziamento della videosorveglianza: «Entro maggio contiamo di avere attivi 616 tra telecamere e lettori di targhe», ha precisato il responsabile del Viminale. Molte scuole di aree a rischio resteranno aperte di pomeriggio, la prossima estate: Giannini annuncia 4 milioni e 100mila euro in arrivo per 275 istituti partenopei. «Il progetto
Scuola al Centro - ricorda il ministro - fa di Napoli il primo esempio concreto di una misura immediata per tenere aperte le scuole da giugno a settembre, quando se non si è in vacanza l'alternativa è la strada». Novità anche sul versante carcerario: il Guardasigilli Orlando annuncia il progetto per la costruzione di un nuovo penitenziario, da 1200 posti, in provincia di Napoli, nell'area nolana. Legnini ricorda infine la richiesta al Governo per avere nell'area napoletana organici degli uffici giudiziari al di sopra della media nazionale.
 



Il sindaco Luigi de Magistris, però, non è convinto degli esiti del lungo vertice. «Il ministro Alfano ha detto che Napoli è una priorità, ma mi sembra di capire che non ci sarà un rafforzamento delle forze dell'ordine», sottolinea al termine. Proprio nel giorno del vertice sulla sicurezza a Napoli, un altro morto in un agguato in città. Luca Ciotola, 34 anni, agli arresti domiciliari, è stato ucciso a colpi d'arma da fuoco la scorsa notte a Napoli. Le porte dell'abitazione erano aperte: forse Ciotola conosceva le persone che hanno bussato o riteneva che si trattasse di uomini delle forze dell'ordine che stavano controllando il rispetto delle prescrizioni imposte per lo stato di detenzione domiciliare. Tra gli amici su Facebook di Ciotola anche Walter Mallo, il giovane boss a capo del clan emergente nella zona del rione Don Guanella arrestato oggi dai carabinieri della compagnia Vomero a Napoli.

Una indagine coordinata dal procuratore aggiunto Filippo Beatrice e dai pm della Dda Henry John Woodcock e Enrica Parascandolo. Con Mallo sono stati bloccati due uomini di sua fiducia. Il provvedimento di arresto è stato emesso con urgenza dal gip per evitare che proseguisse lo scontro armato fra alcuni gruppi criminali di Napoli. Mallo, una lacrima tatuata sotto l'occhio sinistro, custodiva anche un pitone nel rettilario nella casa del rione Don Guanella, dove stamattina è stato arrestato dai carabinieri. Proprio in quell'appartamento, letteralmente «espropriato» al legittimo assegnatario, Mallo aveva messo in piedi la sua roccaforte.
















 

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