Sorrento, rebus tassa di soggiorno:
a rischio 5 milioni di incasso

Sorrento, rebus tassa di soggiorno: a rischio 5 milioni di incasso
di ​Massimiliano D'Esposito
Mercoledì 16 Novembre 2016, 19:23 - Ultimo agg. 19:24
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SORRENTO. A rischio il previsto aumento dell'imposta di soggiorno che dovrebbe scattare a partire dal primo gennaio 2017, portando nelle casse comunali di Sorrento quasi 5 milioni di euro da investire in restyling e promozione del territorio. La Legge di stabilità, così come elaborata dal governo ed ora al vaglio del Parlamento, prescrive, infatti, che nel 2017 non ci siano aumenti di tasse, compresa quella dovuta dai turisti che soggiornano nelle strutture ricettive. Se non ci saranno variazioni al documento in corso di approvazione da parte delle Camere, l'amministrazione comunale di Sorrento sarà costretta a fare marcia indietro ed annullare il provvedimento approvato lo scorso mese di agosto che, nei piani della Giunta del sindaco Giuseppe Cuomo, dovrebbe portare nelle casse del Comune di Sorrento, grazie al raddoppio delle tariffe, tra i 4 e i 5 milioni di euro a fronte dei circa 2,5milioni percepiti nel 2016. Risorse da investire in nuovo arredo urbano e verde pubblico, in interventi per la destagionalizzazione del turismo, marketing territoriale ed eventi. Se, invece, sarà confermato il blocco degli aumenti, si dovrà rivedere il budget destinato alla promozione turistica. Il che potrebbe rivelarsi una mazzata per un settore in crescita.

«Chiudiamo un 2016 record e le prospettive per il prossimo anno sono decisamente incoraggianti», conferma Costanzo Iaccarino, presidente di Federalberghi Campania e Penisola Sorrentina. «Per quanto riguarda la costiera riscontriamo un aumento delle presenze pari circa al 5 per cento rispetto al 2015, leggermente al di sopra della media regionale». In base ai dati forniti dall'Azienda di soggiorno e turismo di Sorrento e Sant'Agnello, fino a settembre sono poco meno di 2,5milioni i pernottamenti dei turisti negli hotel e presso le strutture extralberghiere della zona. Di questi oltre 2,1milioni sono di stranieri. Elementi oggettivi che confermano l'appeal della penisola. «La scorsa settimana - spiega Iaccarino -, in occasione del World Travel Market di Londra, abbiamo avuto modo di confrontarci con i buyers d'Oltremanica, il quali hanno sancito ancora una volta l'interesse per le nostre proposte: il mercato del Regno Unito nel 2016 è stato il primo per la Campania ed i presupposti sono incoraggianti anche per la prossima stagione, soprattutto per le strutture che offrono elevati standard di qualità».

Alla kermesse londinese il brand della penisola è stato rappresentato da Federalberghi con il marchio Upsa e dalla Fondazione Sorrento che presso lo stand allestito nel padiglione della Regione Campania hanno illustrato ai tour operator le iniziative delle istituzioni e del Comune per attrarre i turisti. «Abbiamo riscontrato che c'è tanta voglia d'Italia - conferma il numero uno degli albergatori della Campania - e la nostra Regione è tra quelle più gettonate, basti pensare al record di visitatori degli Scavi di Pompei che quest'anno sono stati più di 3milioni, il che conferma che eventi culturali di spessore, affiancati alle nostre bellezze naturali, contribuiscono ad attrarre i viaggiatori». Ed è proprio sugli investimenti per le iniziative promozionali che potrebbe incidere negativamente il mancato aumento delle tariffe dell'imposta di soggiorno così come previsto dall'amministrazione comunale di Sorrento.
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