Secondo gli inquirenti i due sarebbero coinvolti, insieme ad altre persone in un quadro in via di definizione, nelle ultime «stese» avvenute nel Rione Traiano, che sarebbero riconducibili a un tentativo di scissione interno al clan Puccinelli-Petrone. Pomo della discordia, il narcotraffico: un paio di settimane fa alcune persone vicine al clan egemone al Rione Traiano avrebbero deciso di staccarsi dopo delle frizioni relative alla spartizione dei proventi della vendita di droga. Il nuovo gruppo, a cui sarebbero legati i due arrestati, avrebbe come base logistica Pianura ma gli interessi sarebbero rimasti all'interno del complesso di edilizia popolare di Soccavo.
A questi nuovi assetti sarebbe riconducibile, in particolare, la «stesa» avvenuta tra il 12 e il 13 luglio, quando lungo il viale Traiano e furono colpiti anche una pizzeria e un'automobile parcheggiata, e potrebbe esserci un collegamento anche con la sparatoria avvenuta tra il 17 e il 18 luglio in via Catone, quando furono utilizzati un kalashnikov e una pistola. Poco dopo la prima «stesa» un ventunenne è stato ferito a Pianura: gli investigatori non escludono che il ragazzo, non coinvolto in dinamiche camorristiche, possa essere stato colpito per la sua parentela con l'arrestato.