«Stese» al rione Traiano, due in cella

«Stese» al rione Traiano, due in cella
di Nico Falco
Martedì 26 Luglio 2016, 08:42
2 Minuti di Lettura
Restano in carcere Salvatore Lazzaro ed E. M., entrambi ventitreenni, raggiunti nei giorni scorsi da un decreto di fermo della Direzione Distrettuale Antimafia napoletana con accuse che vanno al porto e detenzioni di armi alla ricettazione e al danneggiamento con l'aggravante delle finalità mafiose. Il blitz era scattato venerdì sera, quando i due ragazzi erano stati rintracciati in un pub dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Napoli in esecuzione del fermo. Ieri il gip, concordando con le risultanze investigative, ha convalidato gli arresti.

Secondo gli inquirenti i due sarebbero coinvolti, insieme ad altre persone in un quadro in via di definizione, nelle ultime «stese» avvenute nel Rione Traiano, che sarebbero riconducibili a un tentativo di scissione interno al clan Puccinelli-Petrone. Pomo della discordia, il narcotraffico: un paio di settimane fa alcune persone vicine al clan egemone al Rione Traiano avrebbero deciso di staccarsi dopo delle frizioni relative alla spartizione dei proventi della vendita di droga. Il nuovo gruppo, a cui sarebbero legati i due arrestati, avrebbe come base logistica Pianura ma gli interessi sarebbero rimasti all'interno del complesso di edilizia popolare di Soccavo.

A questi nuovi assetti sarebbe riconducibile, in particolare, la «stesa» avvenuta tra il 12 e il 13 luglio, quando lungo il viale Traiano e furono colpiti anche una pizzeria e un'automobile parcheggiata, e potrebbe esserci un collegamento anche con la sparatoria avvenuta tra il 17 e il 18 luglio in via Catone, quando furono utilizzati un kalashnikov e una pistola. Poco dopo la prima «stesa» un ventunenne è stato ferito a Pianura: gli investigatori non escludono che il ragazzo, non coinvolto in dinamiche camorristiche, possa essere stato colpito per la sua parentela con l'arrestato.
 
© RIPRODUZIONE RISERVATA