Stragi tra le mura domestiche:
ecco tutti i precedenti

Stragi tra le mura domestiche: ecco tutti i precedenti
Lunedì 5 Dicembre 2016, 13:13 - Ultimo agg. 13:55
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 Il dramma avvenuto oggi nel Napoletano, dove un 50enne ha ucciso la moglie di 40 anni, poi ha soffocato il loro figlio di 3 anni e infine si è impiccato, riporta tristemente alla ribalta la piaga degli omicidi in famiglia. All'origine, quasi sempre, ci sono crisi familiari o economiche ma anche motivi legati a malattie: tutti fattori che contribuiscono a rendere la vita 'insopportabilè per un membro della famiglia che per questo si trasforma in carnefice. Ecco in sintesi i casi più eclatanti avvenuti negli ultimi anni. -

7 novembre 2016: un uomo uccide il figlio disabile e poi tenta il suicidio a Vespolate, vicino Novara. -

7 giugno 2016: a Taranto Luigi Alfarano, 50 anni, uccide la moglie Federica De Luca, di venti anni più giovane di lui, poi prende il loro figlio di 4 anni, lo porta nella villetta di famiglia di Palagiano, in provincia, e lo uccide sparandogli in testa; l'uomo a quel punto si sdraia accanto al cadavere del piccolo e si uccide.

3 marzo 2016: un uomo di 76 anni uccide il figlio di 45 anni a colpi di pistola a Boffalora, frazione di San Damiano al Colle, in provincia di Pavia, al culmine di una lite scoppiata dopo l'ennesima richiesta di soldi. Aggredito dal figlio, il 76enne estrae la pistola spara due colpi contro il figlio, al petto e alla testa.



9 dicembre 2014: a Numana, in provincia di Ancona, un uomo di 38 anni uccide la moglie di 28, dalla quale si stava separando, e il figlio di 5 anni a colpi di pistola, per poi togliersi la vita.

2 dicembre 2014: a Refrontolo, nel trevigiano, un padre uccide la moglie e il figlio ventenne a coltellate poi si toglie la vita impiccandosi. - 27 ottobre 2014: una donna marocchina di 42 anni in uno stabile occupato di via Carlo Felice a Roma uccide i suoi due bambini di 9 e 3 anni e ferisce gravemente la figlia di 4 anni, poi si toglie la vita. -

22 agosto 2014: in un'abitazione di San Giovanni la Punta, nel Catanese, un uomo di 47 anni, Roberto Russo, uccide a coltellate la figlia Laura di 12 anni e ferisce in maniera grave un'altra figlia di 14 anni.

17 agosto 2014: a Collemarino, ad Ancona, Luca Giustini, ferroviere 34enne, uccide la figlioletta di appena 18 mesi, Alessia, mentre è nella culla, sferrandole tre coltellate, una delle quali la colpisce al cuore. Al momento dell'omicidio è solo in casa con la bimba, mentre la moglie 32enne, infermiera, è al mare con l'altra figlia della coppia e i nonni. Dopo aver ucciso Alessia, l'uomo la chiama al telefono e le dice: «Vieni, ho fatto un casino».


 9 agosto 2014: in Basilicata Vito Tronnolone, carrozziere in pensione di 65 anni, uccide con una pistola la moglie Maria Stella Puntillo, 57, ed i due figli Luca e Chiara, di 32 e 27, e si toglie la vita con la stessa arma, regolarmente detenuta. Erano da pochi giorni rientrati a San Fele, in provincia di Potenza, da Lastra a Signa (Firenze) dove risiedevano da decenni.

6 luglio 2014: una giovane donna, Ilaria Abbate, viene ferita a morte a Ponte Valleceppi alla periferia di Perugia dall'ex compagno Riccardo Bazzurri che spara anche contro il figlio di due anni e mezzo e un'amica della donna, che si salvano. L'uomo rivolge poi l'arma contro sé stesso e si uccide.

14 giugno 2014: a Motta Visconti, in provincia di Milano, Carlo Lissi stermina la sua famiglia uccidendo la moglie e i due figli di 5 anni e venti mesi, simulando poi una rapina. Dopo il triplice omicidio, Lissi si fa una doccia e va a vedere la partita della Nazionale con l'Inghilterra con gli amici in un pub del paese. Dopo poche ore però crolla e confessa di aver ucciso a coltellate tutta la sua famiglia.


9 marzo 2014: Edlira Dobrushi, 37enne di origine albanese, uccide a coltellate in un appartamento al secondo piano di una palazzina di Lecco le sue figlie di 4, 11 e 13 anni, poi tenta il suicidio con lo stesso coltello con cui ha tolto loro la vita. «Sono stata io, le ho uccise io», confessa poche ore più tardi ai carabinieri.

31 dicembre 2013: a Collegno, in provincia di Torino, Daniele Garattini, 57 anni, esplode sei colpi di pistola nell'abitazione di famiglia contro la moglie Letizia Maggio, 54 anni, e la suocera Daria Maccari, 84 anni, e la figlia di 21 anni, uccidendole, poi si toglie la vita accoltellandosi al petto.



 
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