Studenti disabili in Campania
la Regione stanzia 7 milioni

Studenti disabili in Campania la Regione stanzia 7 milioni
di ​Mariagiovanna Capone
Martedì 11 Ottobre 2016, 11:40
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Francesco andrà a scuola. Ci sarà un pulmino speciale che lo preleverà dall'abitazione di via Salvator Rosa per portarlo all'Artistico Santi Apostoli e qui avrà l'assistenza specialistica che gli occorre per poter partecipare alle lezioni. Francesco quindi potrà studiare, dipingere, seguire tutte le attività di laboratorio. Potrà essere imboccato quando vorrà fare uno spuntino, e potrà andare in bagno senza temere di farsela addosso, perché «nessuno è abilitato ad accompagnarlo» come è accaduto l'anno scorso e in questo inizio di anno scolastico. Il padre Alfonso potrà finalmente rasserenarsi per Francesco e per le altre centinaia di ragazzi disabili che come lui hanno diritto di andare a scuola ma sono stati penalizzati da tagli al welfare che, di fatto, hanno messo a repentaglio l'anno scolastico. La boccata di ossigeno è arrivata dalla Giunta Regionale che, su proposta dell'assessore all'Istruzione e Politiche sociali Lucia Fortini, ha approvato lo stanziamento di 7 milioni e mezzo di euro, derivante dal riparto del contributo governativo di 70 milioni di euro a favore delle Regioni. Tempo un mese e i fondi arriveranno dal Governo alle casse regionali che potranno provvedere alle esigenze degli alunni disabili delle scuole superiori. Gli stessi di cui si è lavata le mani l'assessore comunale al Welfare Roberta Gaeta affermando «non sono di mia competenza» e chiamando in causa l'Ufficio scolastico regionale, dimenticando che per anni pur di supplire all'insufficiente personale destinato all'assistentato è intervenuta (e prima di lei chi era al suo assessorato) in una logica collaborativa tra istituzioni. Anzi, per sottolineare la difficoltà di reperimento delle risorse dovute a una graduale diminuzione delle risorse e ai ritardi nel trasferimento dei fondi, ha deciso di adottare una misura straordinaria attraverso una variazione di cassa di 5 milioni 679 mila euro da prelevare dal Fondo Nazionale Politiche Sociali e dal Fondo Regionale 2015 nelle more del trasferimento di tali somme da parte della Regione. Somma, quest'ultima che la Regione non è in grado di mettere in cassa «perché da gennaio a oggi ci siamo liberati dei debiti accumulati dal 2010 al 2013, per circa 70 milioni di euro, e siamo in pari con il 2016», spiega l'assessore Fortini. Aggiungere anche la quota del 2015 diventa quindi «uno sforzo impossibile per ora, ma entro un anno e mezzo al massimo due, riusciremo a integrare le quote dal 2013 al 2015». I 7 milioni e mezzo di euro in arrivo entro un mese daranno respiro a tutte quelle famiglie che avvilite vedevano i propri figli disabili dimenticati e abbandonati dalle istituzioni. La delibera rende operative le linee guida Interventi rivolti agli studenti con disabilità che frequentano Istituti scolastici secondari di secondo grado e affidamento presso istituti specializzati di ogni ordine e grado di studenti con disabilità sensoriali per l'anno scolastico 2016-2017 approvate dalla Giunta lo scorso luglio. Tempi considerati troppo lunghi da Toni Nocchetti, presidente di Tutti a scuola che quotidianamente si prende cura dei diritti dei disabili. «Il Consiglio dei ministri aveva approvato questa spesa il 30 agosto e la Regione Campania ne dispone l'utilizzo il 10 ottobre. Se si pensa che le iscrizioni scolastiche avvengono a febbraio si avrebbe tutto il tempo per programmare spesa ed interventi». Un provvedimento tardivo perché, ammette Fortini, «c'è stato un ritardo di pubblicazione del Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri in Gazzetta Ufficiale». Ma secondo Nocchetti è motivato «dalla cecità delle amministrazioni. L'Italia è un Paese che non vede i disabili». Ma è anche un sollievo per tanti studenti disabili gravi che senza assistenza e trasporto sarebbero fuori dalle aule. «L'augurio conclude Nochetti - è che tutti insieme si riesca a riconoscere nella disabilità una priorità della politica. Purtroppo oggi questo è solo un augurio, e le vicende del Comune di Napoli lo dimostrano. La certezza è che i disabili sono considerati uno scomodo impedimento per un modello di società edonista».
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