Bellenger: «Capodimonte come Central Park, navetta gratis per il Museo»

Bellenger: «Capodimonte come Central Park, navetta gratis per il Museo»
di Francesca Cicatelli
Mercoledì 16 Marzo 2016, 13:47 - Ultimo agg. 13:52
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Si è innamorato di Napoli in tempi non sospetti negli anni '80 e già ne intravedeva le potenzialità. Ogni giorno la visitava, facendo la spola da Conca dei Marini, passando per Agerola. Poi, dopo una parentesi americana, ha capitolato. Ed eccolo qui, Sylvain Bellenger, da pochi mesi direttore del Museo di Capodimonte, talmente affezionato alla città d'adozione da accarezzarla con i pensieri di un padre: "Ho visto cose terribili in questi anni a Napoli e non trovo che la città abbia fatto progressi sulla pulizia". Si indigna quando vede i napoletani gettare rifiuti in strada, "come se lo spazio pubblico fosse una spazzatura generale". I napoletani "sono puliti e impeccabili a casa loro, invece lo spazio pubblico è abbandonato, maltrattato e umiliato". Il cruccio è anche quello di veder imbrattati i monumenti, invita così i napoletani a considerare che "scrivere il nome della ragazza sulle opere è un insulto alla città, dà alla città un'immagine fuori controllo, che fa paura ai turisti".
 




Ma almeno quello partenopeo è un popolo ricettivo alla cultura, interessato all'arte: "Ogni volta che c'è un'iniziativa, il pubblico risponde con curiosità e orgoglio della propria tradizione. I napoletani sono colti da mille anni", anche se "dovrebbero imparare la gestione della cultura dai francesi. A Napoli si individua il problema, ci si lamenta per poi  dimenticare la soluzione". Bellenger ha le idee chiare quando si parla della riqualificazione di Capodimonte, soprattutto ora che anche il bosco è sotto la giurisdizione del polo museale.  Per uscire dall'isolamento logistico da fine marzo verrà predisposta una navetta culturale permanente compresa nel costo del ticket museale di circa 12 euro, andata e ritorno, disponibile in vari punti della città: vicino al San Carlo, in piazza Dante, al Museo Archeologico e a Capodimonte. Sarà identificata da un colore speciale e da un'immagine di un dipinto importante, "forse di Caravaggio".

Fa sapere anche di aver posto fine alle vibrazioni degli aerei sorvolanti il complesso. "Alzeranno il livello degli aerei sopra il bosco e la ruota sarà rivolta verso est e non sopra il palazzo. L'aeroporto di Napoli dimostra che a Napoli le cose possono cambiare ma ci vorrebbe uno scalo più lontano dalla città". Tra
un anno poi nel bosco ci saranno ristoranti, bar e si assisterà all'apertura di nuovi punti come il giardino delle Delizie, bloccato da 7 anni, che riaprirà proprio la prossima settimana insieme con la fontana. Non solo. Nel bosco sarà inaugurata una scuola di giardinieri, una per chef, un presidio slow food e sulla dieta mediterranea mentre Bellenger sta provvedendo a far identificare la storia delle piante per un itinerario culturale tra flora rara.
I botanici assicurano infatti che nel bosco germogliano  addirittura i primi mandarini d'Italia al punto che "questo bosco dovrebbe essere Central Park e la Villa Medici, ma è molto di più, è un museo della botanica, con ben 140 ettari, che non esiste al mondo". 

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