Taxi sharing, tariffe low cost
primo viaggio a Napoli

Taxi sharing, tariffe low cost primo viaggio a Napoli
di ​Valerio Iuliano
Giovedì 27 Ottobre 2016, 12:29
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Se la sharing economy è una forza irresistibile, allora tanto vale condividere anche il trasporto pubblico, almeno quello dei taxi. I vantaggi per i fruitori nell'accesso a beni e servizi, che per i teorici dell'economia della condivisione rappresentano uno dei requisiti essenziali della sharing economy, paiono evidenti a tutti nel caso del taxi collettivo. I tassisti da una parte e l'amministrazione comunale dall'altra. Tutti d'accordo sui benefici per la cittadinanza- ma anche per gli stessi operatori- del taxi sharing, che inizierà ufficialmente stamattina alle 10. Prima corsa da Corso Garibaldi, all'altezza dell'incrocio con Piazza Principe Umberto.

Arrivo all'emiciclo di Poggioreale 150 e ritorno. L'assessore alle Infrastrutture Mario Calabrese e l'assessore alla Qualità della Vita Daniela Villani- insieme con il presidente della commissione consiliare Trasporti Nino Simeone - assisteranno alla partenza della prima auto bianca per il primo dei sette percorsi individuati dal Comune. Da oggi Napoli è dunque una delle prime città italiane a sperimentare il servizio. Che cos'è esattamente il taxi sharing? «Un particolare servizio di trasporto collettivo di persone- si legge nella disposizione dirigenziale del Comune- da effettuarsi mediante autovetture taxi per il collegamento di sette percorsi urbani predefiniti, con origine e destinazione dai posteggi taxi autorizzati». I cittadini esasperati dai cronici disservizi del trasporto su gomma avranno quindi a disposizione un'alternativa. Basterà recarsi in uno degli stalli già predisposti per attendere l'arrivo del taxi. Due euro a persona è il prezzo della corsa. «L'auto partirà - spiega Pasquale Ottaviano, presidente del Sitan, il sindacato dei tassisti napoletani - quando saranno a bordo almeno tre persone. Riempiremo la vettura così come è previsto dalla carta di circolazione. In molti casi ci saranno anche auto con 8 passeggeri più il conducente. Speriamo che questa iniziativa ci aiuti a ridurre il traffico automobilistico. Lungo il tracciato potremo far salire a bordo altri passeggeri, se in quel momento ci sono posti liberi». Proprio quest'ultima è la soluzione che differenzia Napoli da Palermo ed altre città. Il taxi collettivo interromperà la sua corsa in corrispondenza delle fermate dell'Anm.

«Le vetture - fanno sapere da Palazzo San Giacomo - esporranno sul parabrezza l'insegna per far capire agli utenti che si tratta di un taxi collettivo». Dal sindacato dei tassisti fanno sapere che l'iniziativa è quantomai gradita alla categoria. «Potrebbe incrementare il nostro lavoro - riprende Ottaviano del Sitan- e perciò siamo stati noi a caldeggiarla. Siamo lieti di dare una mano anche al trasporto pubblico di linea». I sette tracciati sono stati individuati tenendo conto delle zone servite con maggiore difficoltà dall'Anm. Il primo tracciato prevede il collegamento tra Piazzale Tecchio, all'altezza da via Giulio Cesare, e Piazza Vittoria. Il secondo congiungerà Piazza Sannazzaro e Piazza Giovanni Bovio. Mentre da Piazza Garibaldi sarà possibile raggiungere Piazza Trieste e Trento. E dall'emiciclo di Poggioreale si arriverà a Piazza Principe Umberto. Da Piazzale Tecchio di fronte all'ingresso del Politecnico, infine, ci sarà un collegamento con l'interno dell'università di Monte Sant'Angelo, per facilitare gli spostamenti degli studenti. Fin qui i cinque itinerari che saranno attivi già da oggi. Mentre per gli altri due, che riguardano la zona di Posillipo, si attenderà l'arrivo della primavera. Ma il servizio, per ora, ha una durata circoscritta nel tempo. Il 31 gennaio 2017 l'amministrazione comunale valuterà, tenendo conto del giudizio dei cittadini e degli operatori, se è il caso di proseguire.

A Palazzo San Giacomo se lo augurano, soprattutto perché i taxi collettivi potranno contribuire a turare le falle del servizio su gomma e, forse, a ridurre l'impatto del traffico sull'inquinamento in città. «Se dovesse andare avanti- fanno sapere dal Comune- potremmo prendere in consuiderazione anche l'idea di emettere ticket. Oppure istituire tariiffe ad hoc per i giovani, con collegamenti tra le zone della movida. Ma per adesso inizia la fase sperimentale». Per i tassisti il nuovo servizio sarà volontario e i conducenti potranno anche alternare il servizio con quello ordinario. «Nessuna coercizione», puntualizzano da Palazzo San Giacomo. Sul taxi collettivo i tassametri saranno rigorosamente spenti. Sono 14 i posteggi. Due per ciascun percorso.
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