Croce delle caverne a Marano
inaspettata città dei Templari

La crece delle caverne (newfotosud Alessandro Pone)
La crece delle caverne (newfotosud Alessandro Pone)
di Chiara Graziani
Venerdì 9 Dicembre 2016, 09:45
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La catacomba dei Templari. La croce delle caverne sarebbe la prova, o almeno un indizio, che l'ordine monastico guerriero sterminato sette secoli fa al seguito di un'autentica congiura di Stato ordita dal re di Francia, sopravvisse ai roghi. Entrato in clandestinità si sarebbe nascosto anche in quel sistema di caverne che sta sotto Marano e che, in gran parte, è inesplorato.  La croce greca ritrovata in una di queste grotte ha risvegliato l'attenzione di un'associazione di sedicenti templari che nel giorno dell'Immacolata si sono radunati a Marano rivendicando la continuità con i monaci guerrieri. In realtà i Templari eredi non ne hanno. O meglio, per dirla con una delle più profonde conoscitrici dell'ordine Templare e della fortuna del suo mito attraverso i secoli, Barbara Frale, «non è stata trovata  - al momento - alcuna prova che l'ordine sia sopravvissuto ai processi». (Barbara Frale ha appena pubblicato con Laterza La leggenda nera dei Templari che ricostruisce proprio la storia affascinante di un mito continuamente in autocostruzione nei secoli con straordinaria presa).
 

 

La pretesa dei sedicenti cavalieri odierni -  che hanno usato la grotta Castrense per la cerimonia di accoglienza di nove novizi nel giorno dell'Immacolata - è dunque infondata. E nessuno può affermare che la croce delle caverne, che non ha altri segni o scritte, sia una croce templare, risalente al periodo di una  - al momento - non provata clandestinità dei suoi superstiti. Nulla toglie, questo, al fascino di quell'antico segno scolpito a mezz'aria. Tanto più che nella stessa sala di tufo si apre l'accesso - murato da secoli - di una galleria collegata ad un reticolo di altre caverne. Nulla può impedirci di pensare che la croce segnasse quell'accesso. La galleria dei Templari. Settecento anni dopo il mito dei monaci guerrieri a guardia delle rovine del Tempio di Gerusalemme, continua a calamitare attenzione. E a continuare un'affascinate opera di autocostruzione. 
 

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