Tifoso incendia taxi, ma la richiesta
danni arriva al tassista

Tifoso incendia taxi, ma la richiesta danni arriva al tassista
di Valerio Iuliano
Mercoledì 18 Gennaio 2017, 09:19 - Ultimo agg. 11:01
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Un taxi incendiato da un tifoso, in occasione di una partita di Champions League del 23 novembre scorso. L’incendio della vettura viene provocato dal lancio di un bengala, da parte del tifoso stesso. Il tassista si salva miracolosamente. Ma, dopo poche settimane, gli viene chiesto un risarcimento per i danni provocati al manto stradale. Sembra il plot, in estrema sintesi, di uno dei primi film di Woody Allen o di Charlie Chaplin all’epoca del cinema muto. Invece è tutto vero. L’incidente si è verificato nei pressi dello stadio San Paolo, durante Napoli-Dinamo Kiev. Il protagonista dell’assurda storia è il tassista Emilio Caropreso che i suoi colleghi hanno già definito “cornuto e mazziato”. «Scopriamo sempre delle novità - spiegano Raffaele Serpico di Unimpresa/Mobilità e Pasquale Ottaviano, presidente di Sitan/Atn - sul sistema assicurativo e sulla burocrazia del nostro paese.

Mentre il nostro collega, scampato per miracolo ad una tragedia, sperava in un aiuto da parte delle istituzioni e dalla società Calcio Napoli, la sua assicurazione ha ricevuto richiesta di un risarcimento danni dalla società Sicurezza e Ambiente SpA. Chi è costei? Non sapevamo della sua esistenza. È una società con sede a Roma che interviene quando, in seguito ad un incidente, sono stati procurati danni alla sede stradale. Ebbene tale società interviene a ripristinare il manto d’asfalto, a recuperare eventuali residui metallici e di vetro, a pulire e a rimuovere lo stesso da eventuali chiazze di olio. In sintesi, come scrivono sul loro sito «provvedono a bonificare la strada e a garantire la sicurezza della circolazione degli autoveicoli».

Il tassista “cornuto e mazziato” ha già ricevuto la solidarietà dei suoi colleghi, che annunciano di aver dato mandato ad un legale per la tutela dei suoi interessi. Ma le sigle sindacali che rappresentano i tassisti si spingono a chiedere la stessa vicinanza a Caropreso ad altri protagonisti- peraltro inconsapevoli- della singolare vicenda. «Lo sanno Calcio Napoli ed Istituzioni- prosegue la nota- che lo sfortunato collega ha dovuto fare grandi sacrifici per continuare l’attività? Le associazioni di categoria e la struttura di appartenenza si sono già attivate per la tutela legale nei confronti dell’assicurazione e auspicano che da parte delle istituzioni e del Calcio Napoli giunga un segno concreto di solidarietà e collaborazione, per evitare altri danni e un’insopportabile beffa».

La solidarietà al tassista “cornuto e mazziato” nasce anche da una domanda a cui sarà difficile dare una risposta. «Chi aiuta e risarcisce il Tassista? Il “ tifo “ o il tifoso che ha lanciato il bengala che poteva ammazzare lui e il passeggero?».
Un caso paradossale, quindi. Quello di «ridurre gli incidenti stradali causati dalla presenza di detriti sul manto stradale ripristinando le condizioni di sicurezza della circolazione post incidente», come segnala sul suo portale la società che ha chiesto il risarcimento danni a Caropreso sembra, peraltro, con una lodevole intenzione. Ma è proprio la richiesta di risarcimento alla vittima di un agguato che suona alquanto strana.
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