Tirreno Power, nel giorno dello sciopero Sos alla Regione: «Ci aiuti a salvare il nostro lavoro»

tirreno power sciopero napoli
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Martedì 31 Maggio 2016, 21:25
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Nel giorno dello sciopero nazionale del gruppo Tirreno Power proclamato dalle segreterie Filctem Cgil, Flaei Cisl, Uiltec Uil, i lavoratori della centrale termoelettrica di San Giovanni a Teduccio hanno organizzato un presidio davanti alla sede del Consiglio Regionale della Campania, al Centro direzionale,  per chiedere di sollecitare un tavolo di crisi al Ministero dello Sviluppo economico.  In autunno scadranno i contratti di solidarietà e in assenza di un piano industriale non resteranno che i licenziamenti. A rischio ci sono circa 200 posti di lavoro, di cui 60 a Napoli.
"Tirreno Power SpA - sottolineano i sindacati - è una società atipica nel settore elettrico: tra i suoi proprietari figurano anche due competitors: Engie (meglio nota con la vecchia denominazione: Gas de France SUEZ) e Sorgenia. Forse, proprio per questo motivo Tirreno Power non ha né la possibilità di acquistare il combustibile nel mercato libero, né quella di vendere energia agli utenti finali? Ciò rappresenta una grande limitazione per una Centrale come quella di Napoli Levante, che nasce nel cuore della zona industriale della città di Napoli e che potrebbe “fare sistema” con altre realtà limitrofe e fornire energia, ad esempio, a Metronapoli o al Porto, qualora si proceda all’elettrificazione delle banchine, opera già attiva in numerosi porti d’Italia e, che consentirebbe enormi vantaggi dal punto di vista ambientale, a tutta l’area metropolitana di Napoli.I sindacati chiedono a gran voce che non si perda l’ennesima opportunità per Napoli e la Regione Campania, che finalmente veda la luce il Piano Energetico Regionale e che lo stesso tenga conto delle realtà presenti sul territorio e delle opportunità che potranno nascere  dagli interventi infrastrutturali  come innesco di un circolo virtuoso occupazionale, ambientale ed economico".

 
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