Tiziana Cantone, parla Luca: «Io, denunciato ma scambiavo solo foto osé»

Tiziana Cantone, parla Luca: «Io, denunciato ma scambiavo solo foto osé»
di Marco Di Caterino, Gigi Di Fiore
Venerdì 16 Settembre 2016, 08:20
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Sono partiti in cinque. Tutti uomini, tutte persone che, utilizzando la chat di Messenger, hanno dialogato con Tiziana dal dicembre del 2014 al gennaio del 2015. A loro, Tiziana inviava foto «in gran parte in costume da bagno e altre a seno nudo» come si legge nell'esposto denuncia presentato alla Procura di Napoli nella primavera del 2015. Cinque, due sono fratelli e di Salerno. Altri di differenti località. Dopo una prima scrematura, il pm Alessandro Milita decise di iscrivere nel registro degli indagati quattro dei nomi indicati nella denuncia.

Uno dei fratelli salernitani, giovane imprenditore trentenne, si schermisce: «Non devo spiegare proprio nulla, la storia sta per essere archiviata e io non c'entro nulla con quello che si legge in queste ore». Poi il rinvio, per qualsiasi questione tecnico-giuridica, al difensore, l'avvocato salernitano Marco Martello che dice: «Contiamo di poter comunque arrivare all'archiviazione, dimostrando che, con il video, i miei assistiti non c'entrano».

Gli avvisi di garanzia partono un anno fa. Da allora, la Procura non è riuscita ancora ad individuare con certezza chi tra i nomi segnalati nell'esposto sia andato oltre lo scambio di foto in chat e abbia diffuso il video che Tiziana aveva acconsentito a girare, ma senza aver mai avuto intenzione di diffonderlo in pubblico. La prima copia del video compare su un sito a luci rosse il 25 aprile del 2015. Tre giorni dopo, c'è già la moltiplicazione su altre pagine di Internet. I social network, come Facebook, vietano la pubblicazione in chiaro di video con immagini esplicite di sesso. La divulgazione segue altre strade, compresa l'applicazione WhatsApp degli smartphone. Insomma, una valanga inarrestabile, dove è diventato difficile scoprire chi è stato il primo a «postare» le immagini.
C'è, però, la denuncia di Tiziana che fa in modo esplicito cinque nomi, come le persone che ricorda destinatari del video che aveva girato. Esclude, nell'elenco dei sospettabili, i presenti alle riprese del video.

Uno dei cinque interlocutori di Tiziana in chat era Luca. Nell'esposto, viene indicato con il nickname scelto per aprire il suo profilo Facebook: Luca Luke. Con quel nome, hanno un profilo oltre una ventina di uomini. Luca è sereno, convinto di non avere nulla da nascondere. Non vuole rivelare la sua attività, né fornire dettagli sulla sua vita. Ma sulla vicenda in cui è indagato, invece, spiega: «Ricordo che all'epoca ci fu uno scambio di foto. E alla fine nella denuncia, che conosco bene perchè ho ricevuto un avviso di garanzia, vengono indicate una serie di persone cui sono state inviate proprio delle foto.

E, per quanto mi riguarda, le cose stanno proprio in questo modo e cioè io ho ricevuto via chat delle foto, ma video assolutamente no».

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