Suicida dopo il video hard finito in rete: ma
sul web restano i filmati della vergogna

Suicida dopo il video hard finito in rete: ma sul web restano i filmati della vergogna
di Veronica Cursi
Mercoledì 14 Settembre 2016, 08:31 - Ultimo agg. 15 Settembre, 10:10
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Hanno cancellato il video hard. Ma non le parodie, le prese in giro, i fotomontaggi che l'hanno uccisa lentamente, giorno dopo giorno. E quella frase che era diventata un tormentonte del web: «Stai facendo un video? Bravo».
A meno di 24 ore dalla morte di Tiziana Cantone, la ragazza di 31 anni che si è tolta la vita per la vergogna di un filmino hot mandato in rete un anno fa dall'amante, su YouTube circolano ancora tranquillamente quei filmati vergognosi di scherno. Forse la morte non basta.  Non per la dura legge del web.
 
 


Ancora oggi la sua voce circola in rete, accompagnata da centinaia di commenti. Qualcuno dice : «Bravi, l'avete ammazzata», altri rispondono: «Non fate i moralisti, fino a ieri la chiamavate anche voi zocc...». Niente ferma quella gogna mediatica macina click, nemmeno la storia di una ragazza che voleva fare un dispetto al suo fidanzato e invece si è ritrovata in rete guardata da più di un milione di persone. L'amante che l'ha filmata ha mandato il video prima su Whatsapp, poi Facebook, Twitter, YouTube. Tiziana ha dovuto cambiare nome, lasciare il lavoro, chiudersi in se stessa e poi non ce l'ha fatta: è morta di vergogna.

Eppure ancora oggi, basta digitare il suo nome su YouTube per vedersi comparire davanti decine di filmati e di prese in giro: "Tiziana Cantone idolo del web", "Tiziana Cantone remix", "Tiziana Cantone superstar". Ci sono ancora le immagini, il suo volto. Solo cinque giorni fa il tribunale di Aversa aveva riconosciuto la lesione del diritto alla privacy contestando ai vari social forum di non aver rimosso all'istante i video lesivi della sua reputazione. Il suo legale aveva citato in giudizio, non solo chi aveva postato i video, ma anche Facebook, Yahoo, Google e YouTube. Ma allora perché quei filmati sono ancora lì? Perché ancora qualcuno può ridere e scherzare su quella ragazza che ieri si è tolta la vita per le umiliazioni? Forse non basterebbe levarli neppure oggi. Perché Tiziana in fondo era già morta un anno fa.
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