Tragedia migranti: il documento
dell'Avvocatura napoletana

Tragedia migranti: il documento dell'Avvocatura napoletana
di Angelo Rossi
Venerdì 26 Maggio 2017, 20:10
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L’attentato di Manchester ma non solo. Anche la tragedia dei migranti sconvolge l’Europa.  Il documento sottoscritto dal Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Napoli e dal suo presidente Armando Rossi, sottolinea l’indignazione  contro tutti gli attentati di violenza e le forme di indifferenza che intendono infondere terrore nell’opinione pubblica per raggiungere qualsivoglia scopo politico o socio-economico.

«Le tragedie di questi giorni Esono avvenute a pochi giorni di distanza dalla riapertura da parte dell’Avvocatura italiana dell’hotel Imperial di Sousse, teatro dell’attentato terroristico di due anni fa: un gesto concreto di solidarietà ma anche simbolico e di fiducia nei confronti della giovane democrazia tunisina. Guardare la cartina geografica dell’Africa – si legge nel documento - vuol dire guardare il futuro dell’Europa. Sono i numeri a dirci perché. Nella sola Africa subsahariana vivono oggi circa 962 milioni di persone. Tra meno di vent’anni, queste raddoppieranno superando quota 1 miliardo e 565 milioni. I giovani africani di domani senza una reale prospettiva di vita o di un lavoro dignitoso, repressi da regimi autoritari, povertà diffusa e terrorismo guarderanno inevitabilmente verso l’Europa. Quello di cui l’Europa ha bisogno è una strategia di medio-lungo periodo che guardi al continente africano come un vero partner. Occorre passare dal ruolo di donatori a quello di fautori di politiche. Non più solo soldi, quindi ma investimenti. Il nostro impegno come Avvocatura napoletana è rivolto all’apertura di canali legali e sicuri per i migranti. Altrimenti ben presto, in meno di una generazione, la vecchia Europa dovrà fare i conti con una pressione migratoria questa volta sì davvero incontrollata e incontrollabile. Educazione, sviluppo, investimenti, lotta al terrorismo, tutela dei diritti fondamentali e stabilità democratica: questa è la ricetta che suggeriamo per assicurare un futuro all’Africa e alla nostra Europa».  
 
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