«Esprimiamo la nostra totale vicinanza alla battaglia delle famiglie dei piccoli trapiantati, una battaglia che da mesi stiamo portando dentro le istituzioni nella totale indifferenza del presidente della Regione. È inaccettabile che l’unico centro trapiantologico cardiaco pediatrico in Campania e riferimento unico per l’intero Meridione abbia dovuto sospendere le proprie attività per problemi che riguardano principalmente giochi di potere interni e incompatibilità caratteriali tra primari. La Regione Campania deve dare risposte immediate ai genitori dei bimbi trapiantati e non costringerli a sit in a oltranza all’ospedale Monaldi». Lo dice Valeria Ciarambino, presidente della Commissione Trasparenza e capogruppo del Movimento 5 Stelle che, con la consigliera Maria Muscarà, oggi con i genitori dei piccoli al nosocomio, è da tempo impegnata sulla vicenda. «Come Commissione Trasparenza con una serie di audizioni – di cui sono disponibili i resoconti sul sito - abbiamo approfondito tutti i problemi che riguardano la riorganizzazione della rete trapiantologica in Campania e proposto un tavolo tecnico congiunto con la Commissione Sanità a cui invitare i vari soggetti coinvolti, per arrivare a una soluzione condivisa. Oggi stesso come presidente ho trasmesso la richiesta alla Commissione Sanità e mi auguro che si proceda in tempi rapidi. Se la Giunta De Luca avesse partecipato all’attività della Commissione Trasparenza, anzichè disertarne le audizioni, forse una soluzione si sarebbe già trovata». E invece, «sono trascorsi mesi dalla sospensione delle attività del centro trapianti pediatrico dell’ospedale Monaldi - sottolinea Ciarambino - è l’ennesima dimostrazione delle condizioni drammatiche in cui versa la sanità campana e del serio rischio per la salute dei cittadini, in questo caso addirittura dei bambini».
«È’ dovuta arrivare un’ispezione del Ministero, sollecitata da denunce delle associazioni - spiega – per evidenziare la mancanza di sicurezza per la salute dei bambini, in termini organizzativi e di carenza di mezzi e personale, e portare a sospendere le attività del centro trapianti. Eppure è dal 2014 che il centro regionale trapianti non erogava più servizi adeguati, con il decesso di tutti i bambini trapiantati meno uno. Com'è possibile che nessuno sia intervenuto prima? – fa notare la capogruppo – Un fatto gravissimo che ha spinto molte famiglie a rivolgersi a centri fuori regione».
Ciarambino sottolinea che «le audizioni hanno fatto emergere numerose problematiche e una grave approssimazione nel gestire una vicenda così critica, col progressivo smantellamento dei reparti preposti all'assistenza dei piccoli e l'allontanamento dei medici che avevano sviluppato preziose competenze sui trapianti. Nelle audizioni resoconti è emersa una grave incompatibilità caratteriale tra alcuni medici e primari, che addirittura viene indicata nel verbale ispettivo del Ministero come la principale causa della sospensione delle attività trapiantologiche. Invece di sostituire i primari non collaborativi, si è sospeso un servizio di assistenza così vitale - denuncia la capogruppo - un quadro assurdo che ci ha spinto a convocare un tavolo tecnico congiunto con la V Commissione dove far sedere Regione, Giunta, Vertici sanitari e Associazioni. Occorre venirne a capo e subito, è in ballo la vita dei piccoli pazienti e l’erogazione di servizi unici ed essenziali. Non faremo sconti a nessuno. Il lavoro e i resoconti della Commissione Trasparenza sono agli atti ed a disposizione di tutti, anche della magistratura».
Trapianti pediatrici sospesi
al Monaldi, M5S all'attacco
Mercoledì 26 Aprile 2017, 15:28
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