Truffa al Cnr di Napoli, preso un milione
«Vasca idromassaggio coi fondi ricerca»

Truffa al Cnr di Napoli, preso un milione «Vasca idromassaggio coi fondi ricerca»
di Leandro Del Gaudio
Lunedì 27 Marzo 2017, 11:18 - Ultimo agg. 13:30
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Un funzionario del Cnr di Napoli è stato arrestato dalla Guardia di finanza con l'accusa di peculato, truffa e concussione. Secondo quanto emerso dalle indagini, il funzionario avrebbe utilizzato per fini privati somme dell'istituto di ricerca. L'inchiesta è condotta dal pm Ida Frongillo e coordinata dal procuratore aggiunto Alfonso D'Avino, della sezione reati contro la pubblica amministrazione.

Secondo le accuse il funzionario si sarebbe appropriato di un miilone di euro. Si chiama Vittorio Gargiulo ed è accusato dei reati di concussione, truffa e peculato secondo quanto emerge dalle indagini del pool mani pulite della Procura di napoli. Era pronto a scappare, secondo quanto emerge dalle indagini condotte dal nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza, dal momento che già da qualche mese era a conoscenza delle indagini sul suo conto. Aveva ricevuto due perquisizioni, in relazione a una denuncia fatta alla procura di napoli da parte dei vertici amministrativi dello stesso istituto per il quale lavorava.

Tutto nasce in particolare da un episodio che ha sollevato l'attenzione delle'ente: qualche anno fa, l'acquisto di materiale di laboratorio era stato spedito all'indirizzo di casa di Gargiulo, merce per un totale di 32 mila euro. Un campanello d'allarme che ha fatto scattare le prime ricerche. Di fatto a casa vennero trovato materiale per attività ludiche e ricreative per l'infanzia, che poi corrisponde a una sua seconda attività lavorativa.
In sintesi, il funzionario del Cnr aveva acquistato con i soldi pubblici giochi e giostre contabili (come lo squalo a bocca aperta o scivolo per bambini), facendo figurare però l'acquisto come materiale di laboratorio. A partire da questa circostanza le indagini hanno riguardato anche altri aspetti, come operazioni di compravendita sospette di cui Gargiulo sarebbe stato protagonista.



Ma c'era davvero di tutto negli acquisti che Vittorio Gargiulo, già segretario amministrativo dell'Istituto Ambiente Marino Costiero del Cnr, avrebbe addebitato alle casse dell'istituto: dagli undicimila euro per lavori di ristrutturazione nella propria abitazione, con tanto di vasca idromassaggio, al mezzo milione di euro usato per acquistare materiale informatico che in gran parte sarebbe stato rivenduto a terzi. Agli atti dell'inchiesta le varie spese che Gargiulo contabilizzava con varie motivazioni fittizie: i lavori edilizi a casa sua diventavano «ripristino locali interni dell'istituto», i 16mila euro spesi per il mobilio erano inseriti alla voce «campagne oceanografiche». Dalle indagini sarebbe emerso anche un episodio di concussione per corruzione che il funzionario avrebbe commesso ai danni di un'impresa che stava realizzando lavori per l'Istituto Ambiente Marino Costiero.


 
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