Turista napoletano ucciso in Usa, si muove la Farnesina: «Massima collaborazione con polizia locale»

Turista napoletano ucciso in Usa, si muove la Farnesina: «Massima collaborazione con polizia locale»
di Luca Marfé
Giovedì 3 Agosto 2017, 19:12 - Ultimo agg. 21:53
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NEW YORK - La Farnesina è già al lavoro da giorni sul caso di Carlo Marigliano, il giovane napoletano di 31 anni che ha perso la vita negli Stati Uniti in circostanze ancora poco chiare.

Il ministero degli Esteri sta seguendo con la massima attenzione la vicenda attraverso il Consolato Generale d’Italia a Houston, competente anche per il vicino stato dell’Arkansas che ospita la località di Little Rock presso la quale il ragazzo, sposato e padre di due figli rispettivamente di due e otto anni, ha perso la vita.

Raggiunto al telefono, l’agente consolare Giorgio Imparato, al momento reggente della struttura, ha dichiarato di essere stato informato dell’accaduto nel corso della notte tra venerdì e sabato. Gli agenti della polizia locale, «con cui vi è una proficua collaborazione» come sottolineato dallo stesso Imparato, avevano inizialmente pensato ad un incidente stradale, con l’auto che era andata a schiantarsi contro un complesso residenziale. Tuttavia, dopo aver rinvenuto il cadavere e le evidenti tracce di ferite di arma da fuoco, hanno immediatamente aperto un’inchiesta sulla quale sono tuttora al lavoro.
 
 

«Proprio per questioni di riservatezza legate alle indagini in corso», ha aggiunto il console, «per il momento non ho altri elementi da condividere, ma continueremo a gestire la cosa assieme alla famiglia così come è nostro dovere e così come del resto abbiamo fatto sin dal primo momento».

«Nel frattempo - ha concluso - abbiamo già inoltrato la richiesta al Comune di Napoli necessaria per predisporre il rientro in patria della salma di Carlo Marigliano. Il trasferimento dovrebbe arrivare tra lunedì e martedì della settimana prossima».
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