Universiadi, il commissario sarà investito di pieni poteri e darà il via alle procedure

Universiadi, il commissario sarà investito di pieni poteri e darà il via alle procedure
di Diego Scarpitti
Martedì 12 Dicembre 2017, 22:21
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Fine 2017 in stand-by. Non sempre «l’attesa del piacere è essa stessa piacere». Snervante, carica d’ansia, sfibrante. Sicuramente Lessing avrebbe trovato il modo di ingannarla, aggirarla, stemperarla. Fase limbica per le Universiadi 2019. Stasi, ristagno, sosta, pausa, break? In soccorso la semantica aiuta a cristallizzare lo status quo. Interruzione delle trasmissioni o piuttosto riflessione obbligata? Il passaggio parlamentare dell’approvazione della Legge Finanziaria segnerà uno spartiacque decisivo in vista dei Giochi universitari a Napoli e in Campania. Soltanto una volta individuato e nominato il prefetto, che rivestirà il ruolo di commissario, nel pieno delle sue funzioni e poteri annessi, si procederà a tappe forzate. Necessariamente. Si respira frenesia ma d’altro canto olimpica è la calma. Waiting for, aspettando Godot. Non siamo al teatro dell’assurdo né Samuel Beckett è in cabina di regia questa volta. L’Agenzia Regionale delle Universiadi ha in pratica completato la progettazione esecutiva in merito alla gran parte dell’impiantistica sportiva che deve essere riammodernata secondo i parametri della Federazione internazionale degli sport universitari, però si andrà a regime, ufficialmente e solamente, a gennaio 2018. Nel mentre tutti gli appalti sono fermi, bloccati, stoppati. Un mese di transito e poi il via. Da sciogliere il nodo gordiano (per la verità più d’uno) e start. Pulsante da premere, si spera. Prefetto come Alessandro Magno? Certamente chi verrà nominato, gratis et amore Dei, potrà avviare procedure semplificate sul modello Expo. A fare il punto, in occasione della premiazione CONI e la consegna delle stelle al merito sportivo ai tanti atleti e società distintesi nel corso del 2016  presso la Sala dei Baroni al Maschio Angioino, l’assessore allo sport del Comune di Napoli, Ciro Borriello, e il professore Raimondo Pasquino, presidente ARU. In agenda cronoprogramma serrato. Rapidità la parola da tanti invocata. Anno nuovo, vita nuova? Chissà. «Per ogni cosa c'è il suo momento, il suo tempo per ogni faccenda sotto il cielo». Meglio pazientare allora ed affidarsi all'Ecclesiaste. Altro non si può fare. 

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