Up-stroke, dove la musica è viva: 25 anni da incorniciare

Up-stroke, dove la musica è viva: 25 anni da incorniciare
di Cristina Cennamo e Maurizio Cerino
Martedì 1 Dicembre 2015, 15:17
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Un quarto di secolo: Up Stroke compie 25 anni e li festeggia nello stesso giorno del «name day» del suo ideatore e patron, Massimo Italiano. Celebration per san Massimo, l'anfitrione, come tutti chiamano il creatore di Up-Stroke; e candeline per il primo quarto di secolo del locale: Max, Coadiuvato da Patrizia Prisco e Paola Florenzano, ha organizzato una serata all'insegna del divertimento e della musica, ovviamente dal vivo.

Introduce, sul palco, un esilarante Angelo Di Gennaro, «il ragazzo del muretto»: ottimo apripista per gli Eclissi di Soul, la band top nella discomusic live che, senza sosta, ha fatto cantare e ballare anche Susy Adabbo, Luigi Pennino, Riccardo Gugenheim, le sorelle Rosaria ed Aida Femiano, Alberto Albamonte, Bianca Cinque, Camillo Capuano, Carmine Spezzaferro, Marisa Borrelli, Sandro Dal Sasso, Gaetano Barchetti, Giovanna Coppola, Adriana Ambrosino, Luigi Scudiero, Nino Capasso e tanti altri deliziati dai cocktail dello storico barman Maurizio Perillo e con la selezione del dj Danilo De Santo, in attesa di un’altra grande festa prevista già per stasera.

Già perché non finisce qui: stasera l’anftrione vuole celebrare anche i 25 anni di musica con una mega jam session (che è la caratteristica di Up-Stroke). Formula «Piano for three»: tre tastiere sul palco per essere suonate da tre virtuosi: Paolo Sessa, Lino Pariota e Max Italiano. La voce-guida della serata sarà quella di Davide De Durante. Il tappeto musicale affidato, come sempre, alla resident Up-Stroke band con il direttore artistico delle jam Lino Pariota, Chicco Accetta alla chitarra; Dario Spinelli al basso, Carmine De Rosa alla batteria; interventi al flauto Maurizio Cerino.

Ma come nacque Up stroke 25 anni fa? Presto detto: il giovane Max è vissuto sin da bambino circondato dalla musica: il nonno era quell'Edoardo Nicolardi autore delle più famose canzoni napoletane: «Voce 'e notte» e «Tammurriata nera», e un prozio era E.A.Mario, autore, fra le tante, della celeberrima «Canzone del Piave». Lui stesso è musicista, polistrumentista: il pianoforte il primo amore, e poi la chitarra, il basso e le percussioni. Upstroke nasce per offrire una music-hall a Napoli, dove poter ascoltare bene musica dal vivo.

Il patron incontra il jazz e Up Stroke diventa un punto di riferimento per questo genere musicale. Musica suonata e bene ascoltatabene: infatti l’ immutata caratteristica del locale è l'acustica che, nel tempo, è sempre migliorata grazie a esperti «ingegneri del suono». Questa particolarità, condita dalla passione e dalla versatilità dell'anfitrione, ha fatto di Up Stroke una tappa obbligata di maggiori artisti italiani e internazionali: Kool & the Gang, Sagi Rei, Jack DeJohnette, batterista di Keitk Jarret, Ian Gillan, Gesù nel musical Jesus Christ Superstar, Edoardo Bennato, i fratelli Zurzolo, Joe Amoroso, Antonio Onorato, Wendy Lewis Cris White, sassofonista dei Dire Straits e di Pino Daniele. E ancora Rossana Casale, Sergio Caputo, Mietta, Valentina Stella, Pietra Montecorvino, Beppe Grillo, Brunello Canessa, tullio de Piscopo, Toni Esposito, Toni Cercola.

Ma Up-Stroke è stato un vero trampolino di lancio per tanti giovani artisti napoletani in gruppo, come i Blue-Staff, i No Press, i SuperStars, gli Eclissi di Soul, i Vascover, solo per fare un piccolissimo esempio, o da solisti: da Up-Stroke hanno preso il volo artisti come Monica Fiorillo, Saba Lampitelli, Antonio Carbone, Davide de Durante, Peppe Impero,Ornella Mancini, René Messina, Luna di Domenico, Alessandra Mancaruso, Chiara Campitelli.
E poi i tantissimi musicisti che, negli anni, sono cresciuti e sono stati proiettati nel firmamento internazionale della musica, ma che sempre ritornano nella musi-hall di Coroglio per dar corpo e vita alla mitica Jam Session del martedì di UpStroke, ormai un appuntamento irrinunciabile per pubblico e artisti.
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