Vebo, la fiera della bomboniera
alla Mostra d'Oltremare di Napoli

Vebo, la fiera della bomboniera alla Mostra d'Oltremare di Napoli
di Maria Elefante
Venerdì 7 Ottobre 2016, 14:51 - Ultimo agg. 20:17
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L’artigianato e i piccoli regali? Ecco il settore che a Napoli non conosce crisi. Anzi. Attira imprenditori dal Nord. Una realtà che si può toccare da vicino negli spazi espositivi della Mostra d’Oltremare che a partire da oggi e per i prossimi 4 giorni ospita Vebo, il salone internazionale dedicato al mondo della bomboniera, del regalo e della casa.

Ma non chiamatela bomboniera. Dietro il delizioso cadeaux ricevuto alla fine di ogni evento c’è tanta ricerca. Lo studio di materiali innovativi, ad esempio, con il quale è stato possibile reinventare un oggetto classico come un papillon da indossare su uno smoking realizzato in ceramica, ma soprattutto tanto design che unito alla personalizzazione rendono speciale un oggetto. E proprio in questa direzione che vanno le tendenze del 2017, come le campanelle a forma di angioletto, di casa o di pacchetto regalo a cui aggiungere un pendente da scegliere per l’occasione.

«Un salone ricco di presenze che ci da uno stimolo a fare sempre meglio grazie anche alla partecipazione di aziende straniere» ha detto il sindaco Luigi de Magistris, tagliando il nastro della quindicesima edizione del Vebo. Un anno speciale quello targato 2016 soprattutto perché vede per la prima volta non solo la partecipazione di espositori provenienti da altri Paesi, come Spagna, Olanda Francia e Germania ma soprattutto vede la partecipazione del pubblico nei Vebo Awords, un concorso che premia i migliori stand ed i migliori prodotti presenti all’interno della fiera.

«Stiamo lavorando nella giusta direzione. Proseguiremo con i progetti prefissati, in particolare con la promozione del Vebo a Milano a marzo 2017». L’istituzione di un appuntamento annuale a Milano diventa quindi un “ponte” importantissimo per il futuro della manifestazione. Ma a Napoli resta il cuore dell'evento. E proprio i buoni risultati ottenuti in termini di vendite sono la prova che il settore in Campania fa registrare segni positivi: infatti, se l’anno passato gli espositori provenienti dal Nord avevano prenotato soltanto 30 metri quadrati quest’anno hanno voluto triplicare gli spazi.

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